Vo2Max e Longevità

Il V02 Max è la variabile più strettamente correlata alla longevità

La  longevità è un processo multifattoriale complesso che implica una buona dose di fortuna.

Tuttavia, quelli con il V02Max più alto tendono ad avere il rischio più basso di morire precocemente rispetto a quelli con livelli di V02Max bassi.

Vo2Max e Longevità 1

 

Cos’è il V02Max e come possiamo migliorarlo

V02Max è, per definizione “Il tasso massimo di consumo di ossigeno raggiungibile durante lo sforzo fisico.”

Per prima cosa dobbiamo fare un po’ di conti per conoscere da vicino il VO2Max

Vo2Max e Longevità 2

 

Analizziamolo per renderlo semplice

Dove:

  • è il consumo di ossigeno in millilitri al minuto (ml/min).
  • Q  Gittata cardiaca =  La quantità di sangue espulsa dal cuore moltiplicata per la frequenza cardiaca. Q = SV x HR
    • SV  volume sistolico è la quantità di sangue espulsa dal cuore ad ogni battito. Se si desidera aumentare il  V02Max, dobbiamo aumentare questo numero.
  • Ca O2  è la concentrazione di ossigeno arterioso (in ml di ossigeno per 100 ml di sangue).
  • è la concentrazione di ossigeno venoso (in ml di ossigeno per 100 ml di sangue), ma la risposta semplice è una migliore efficienza mitocondriale e una maggiore formazione di vasi sanguigni.
  • Si moltiplica per 1/1000 per convertire il flusso sanguigno da litri a millilitri e quindi ottenere il risultato in ml/min.

Gittata cardiaca

La gittata cardiaca (Q) è la quantità di sangue che puoi far uscire dal tuo cuore in un determinato periodo di tempo.

Tanto sangue uguale a  più ossigeno. Più ossigeno, più carburante. Più carburante, più energia per  fare la nostra attività sportiva oppure il nostro lavoro.

Ora concentriamoci sul volume sistolico(SV): la quantità di sangue che lascia il cuore ad ogni battito.

Vo2Max e Longevità 3

 

Durante ogni battito cardiaco, il cuore si rilassa per riempirsi (diastole) e poi si contrae (sistole).

Non ci vuole uno scienziato per capire che se vuoi espellere più sangue dal cuore, devi riempirlo con quanto più sangue possibile quando si rilassa (diastole).

Pertanto, è necessario ingrandire (dilatare) la camera di pompaggio principale del cuore per accogliere più sangue prima che venga espulso.

Come si ingrandisce la “camera di pompaggio” del cuore?

Semplice. Dobbiamo fare cose che dilatano il nostro cuore alla sua massima capacità. Lo fai di nuovo e poi ancora, per anni, e anni, e anni e anni.

Il motivo per cui il V02Mmax è un ottimo predittore della longevità è perché è una misura di decenni di attività piuttosto che di un “calcio di salute” di 3 settimane.

Confrontiamo il cuore di una serie di atleti d’élite: atleti di resistenza contro sollevatori di pesi.

In uno studio effettuato, il controllo medio (atleta non d’élite) aveva un V02max di 44,5 ml/Kg/min e una dimensione del ventricolo sinistro (LVEDD) quando completamente rilassato di 5,19 cm². Non male, ma gli atleti d’élite?

  • Resistenza – V02Max 74,7 ml/Kg/min e 5,72 cm LVEDD

  • Sollevatori di pesi – V02 Max 45,3 ml/Kg/min e 5,29 cm LVEDD

Gli atleti di resistenza hanno valori di V02Max e di dilatazione ventricolare sinistra significativamente più alti rispetto agli atleti non élite o ai sollevatori di pesi. Quindi i loro cuori sono più dilatati per espellere più sangue, il che si traduce in un V02max più elevato.

Esiste una chiara relazione tra allenamento fisico, aumento dei volumi del ventricolo sinistro (dilatazione) e V02Max(PDF) .

Alcuni studi hanno addirittura dimostrato un raddoppio del volume cardiaco in coloro che si allenano da un livello di base principiante a uno standard di livello mondiale.

Ma che tipo di allenamento bisogna fare per migliorare il Vo2Max?

Il modo più rapido per aumentare il V02Max è l’allenamento a intervalli. Più rapido ma non il migliore per ottenere un V02max molto elevato.

L’allenamento a intervalli aumenterà il V02Max, ma rappresenterà un rapido aumento della tua capacità aerobica complessiva e viene spesso definito “affinamento”.

Ma per ottenere aumenti sostanziali che si protraggono nel tempo, è necessario costruire la propria base aerobica.

In linea di massima, se si desidera costruire una grande piramide, abbiamo necessità di una base davvero grande.

Per costruire quella base aerobica, dobbiamo fare infinite ripetizioni per dilatare il cuore alle sue dimensioni massime per espellere la massima quantità di sangue per battito cardiaco.

cioè aumentare il volume della sistole.

Il volume sistolico e la dilatazione ventricolare sinistra sono al massimo tra il 40 e il 60% del V02Max .

Al di sopra del 60% del V02Max, il volume sistolico diminuisce e il cuore non raggiunge la sua piena capacità di dilatazione (LVEDD).

Per la maggior parte delle persone, dal 40 al 60% del V02 Max rappresenta un’intensità relativamente bassa. Tecnicamente, usando un linguaggio tipico di coach ed atleti (per identificare le zone di allenamento), è una intensità che si trova in Zona 1 (Z1) e un po’ della Zona 2(Z2). Quando ci si allena in queste zone, la frequenza cardiaca a riposo diminuirà.

Pertanto, ad ogni battito cardiaco, il tuo cuore si riempirà ancora di più e il cuore si dilaterà ancora di più. Questa intensità è il luogo in cui la maggior parte delle persone dovrebbe trascorrere la maggior parte del proprio tempo. 

Per la maggior parte delle persone, anche fare una corsa facile li porterà fuori da questa zona, quindi non aver paura di camminare velocemente o di pedalare facilmente per tanti km e per tanto tempo.

Questo non vuol dire che l’allenamento a intervalli non abbia un ruolo nell’aumento del V02max, ma dovrebbe occupare solo circa il 5-10% del tempo di allenamento settimanale ed è meglio conservarlo per quei periodi di “affinamento” in cui le prestazioni devono essere migliorate e ottimizzate.

Per l’allenamento a intervalli, molte varianti hanno mostrato benefici, ma un buon approccio se si dispone di un ragionevole grado di forma fisica sono le ripetizioni 4 X (4 + 3).

Cosa significa? Dopo il riscaldamento, fai 4 minuti di intensità molto intensa con circa 3 minuti di recupero attivo. Ripeti l’operazione quattro volte ed esegui un riscaldamento.

Farlo una volta alla settimana è solitamente sufficiente.

Per la costruzione di basi aerobiche, fai il più possibile. Tanto, tanto volume.

Tante, tantissime ripetizioni a bassa intensità per dilatare il cuore alla sua massima capacità.

Come si misura il  V02max?

Se fai tutto questo per divertimento e non hai intenzione di prenderlo molto sul serio, puoi fare un test di Cooper per calcolare il tuo V02max.

Tutto ciò che serve sono 12 minuti e poi in base alla distanza percorsa otterrai tuo V02 Max. Se sei un ciclista puoi utilizzare la nostra utilità per calcolare il tuo Vo2Max.

Ma se lo prendi sul serio, devi fare un test formale del V02max come parte di un test da sforzo cardiopolmonare con un metabolimetro

Questi test sono disponibili nei centri medicina dello sport. 

Riepilogando

Il V02max è l’indicatore più strettamente legato alla longevità. Portare il tuo V02max a livelli elevati è uno sforzo che dura tutta la vita.

Per fare ciò, devi costruire una GRANDE base aerobica dilatando ripetutamente il tuo cuore fino alle sue dimensioni massime, solitamente a un livello di attività pari al 40-60% del tuo V02max, che generalmente è un livello di attività facile.

Fallo ripetutamente e nel corso di decenni e questo ti permetterà di “vincere la partita”

Inflazione Area Euro in leggera discesa a Gennaio 2024: +2,8%

A gennaio 2024 inflazione a  2,8% rispetto al 2,9 per cento di dicembre scorso

Inflazione Area Euro in leggera discesa a Gennaio 2024: +2,8% 4

La variazione mensile dell’inflazione in Area Euro fa registrare, rispetto a dicembre 2023, una forte diminuzione: -0,4 per cento.

Considerando le principali componenti dell’inflazione dell’area euro, si stima che alimentari, alcol e tabacco registreranno il tasso annuo più elevato a gennaio (5,7%, rispetto al 6,1% di dicembre).

Stabili i servizi (4,0%, stabile rispetto a dicembre), in discesa i beni industriali non energetici (2,0%, contro 2,5% a dicembre) e leggera salita dell’energia (-6,3%, contro -6,7% a dicembre).Inflazione Area Euro in leggera discesa a Gennaio 2024: +2,8% 5

I dati dell’inflazione in Area Euro da Gennaio 2023 a Gennaio 2024

Periodo
Inflazione(%) Inflazione(%)
Dato annuo Dato mensile
gen-23 8,60% -0,20%
feb-23 8,50% 0,80%
mar-23 6,90% 0,90%
apr-23 7% 0,60%
mag-23 6,10% 0%
giu-23 5,50% 0,30%
lug-23 5,30% -0,10%
ago-23 5,20% 0,50%
set-23 4,30% 0,30%
ott-23 2,90% 0,10%
nov-23 2,40% -0,60%
dic-23 2,90% 0,20%
gen-24 2,80% -0,40%

Leggi e scarica i dati dell’inflazione in Area Euro

Consulta i dati ufficiali Eurostat

Istat: come cambia il paniere dei prezzi al consumo nel 2024

L’Istituto nazionale di statistica ha pubblicato il comunicato stampa relativo agli aggiornamenti del paniere, della struttura di ponderazione e dell’indagine degli indici dei prezzi al consumo per l’anno 2024. Si tratta di un’operazione annuale che mira a rendere più accurata e rappresentativa la misura dell’inflazione, tenendo conto delle variazioni dei consumi delle famiglie, delle normative e delle classificazioni.

Istat: come cambia il paniere dei prezzi al consumo nel 2024 6

Il paniere dei prezzi al consumo è l’insieme dei beni e servizi che le famiglie acquistano abitualmente e che costituiscono la base per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale), FOI (per le famiglie di operai e impiegati) e IPCA (armonizzato a livello europeo). Nel 2024 il paniere comprende quasi 2.000 prodotti elementari, raggruppati in oltre 1.000 prodotti e circa 400 aggregati.

Novità più rilevanti del paniere 2024

Tra le novità più rilevanti del paniere 2024 vi sono l’introduzione di alcuni prodotti che riflettono le nuove abitudini di spesa delle famiglie, come:

  • l’apparecchio per deumidificazione e purificazione aria
  • la lampadina smart 
  • il pasto all you can eat
  • la piastra per capelli
  • il rasoio elettrico
  • scaldaletto elettrico 
  • corsi ricreativi e sportivi

Escono dal paniere

  • E-book reader
  • Dispositivo per il tracking delle funzioni vitali
  • Tagliacapelli elettrico
  • Regolabarba elettrico

Per questi, l’uscita dal paniere è stata determinata da criteri connessi o al calo delle spese sostenute dalle famiglie o alla ridotta rappresentatività, rispetto ad altri prodotti.

Inoltre, vi è una novità di natura metodologica che riguarda l’impiego della banca dati di IVASS per l’assicurazione r.c. auto, che permette di migliorare la stima dell’indice per questo servizio.

L’Istat acquisisce più di 157mila quotazioni al mese dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico e circa un milione e mezzo di osservazioni al mese dalla base dati delle locazioni immobiliari dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

L’Istat ha anche adeguato la modalità di calcolo dell’indice dei beni energetici, per tenere conto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti energetici delle famiglie in transizione dal mercato tutelato al mercato libero. 

Stima inflazione Italia: gennaio 2024 +0,8% rispetto a gennaio 2023

L’ISTAT ha comunicato la stima dell’inflazione per Gennaio 2024

In Italia i prezzi al consumo a gennaio 2024 (NIC) aumentano dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua, con un’accelerazione rispetto a dicembre 2023 (+0,6%)

Inflazione Italia Gennaio 2022-Gennaio 2024(stima)
Inflazione Italia Gennaio 2022-Gennaio 2024(stima)

 

Fattori di accelerazione

L’aumento dell’inflazione è dovuto principalmente alla riduzione della flessione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-21,4% da -41,6%), all’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+4,3% da +3,7%) e dei Beni alimentari non lavorati (+7,5% da +7,0%)

Fattori di decelerazione

Si attenua l’aumento dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (+2,9% da +4,2%) e dei Beni durevoli (+0,8% da +1,5%).

Inflazione di fondo

L’indice al netto degli energetici e degli alimentari freschi decelera da +3,1% a +2,8%, mentre quello al netto dei soli beni energetici da +3,4% a +3,1%.

Indice armonizzato (IPCA)

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dell’1,1% su base mensile e aumenta dello 0,9% su base annua, in aumento da +0,5% di dicembre 2023

Tabella con i dati dell’inflazione mensile ed annua da gennaio 2022 a gennaio 2024

N Periodo Var.% mese Var% anno
1 Gennaio 2024 0,3% 0,8%
1 Dicembre 2023 0,2% 0,6%
2 Novembre 2023 -0,5% 0,7%
3 Ottobre 2023 -0,2% 1,7%
4 Settembre 2023 0,2% 5,3%
5 Agosto 2023 0,3% 5,4%
6 Luglio 2023 0% 5,9%
7 Giugno 2023 0% 6,4%
8 Maggio 2023 0,3% 7,6%
9 Aprile 2023 0,4% 8,2%
10 Marzo 2023 -0,4% 7,6%
11 Febbraio 2023 0,2% 9,1%
12 Gennaio 2023 0,1% 10%
13 Dicembre 2022 0,3% 11,6%
14 Novembre 2022 0,5% 11,8%
15 Settembre 2022 8,9% 0,3%
16 Agosto 2022 0,8% 8,4%
17 Luglio 2022 0,4% 7,9%
18 Giugno 2022 1,2% 8%
19 Maggio 2022 0,8% 6,8%
20 Maggio 2022 0,8% 6,8%
21 Aprile 2022 -0,1% 6%
22 Marzo 2022 1% 6,5%
23 Febbraio 2022 0,9% 5,7%
24 Gennaio 2022 1,6% 4,8%
25 Dicembre 2021 0,4% 3,9%
26 Novembre 2021 0,6% 3,7%
27 Ottobre 2021 0,7% 3%
28 Settembre 2021 -0,2% 2,5%

Per i dettagli sull’inflazione in Italia consulta L’inflazione in Italia

Inflazione Italia dicembre 2023 in discesa: +0,6% in un anno

L’inflazione in Italia aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua a dicembre 2023, confermando la stima preliminare. In media, nel 2023 i prezzi al consumo crescono del 5,7% (+8,1% nel 2022).

Inflazione Italia da gennaio 2018 a dicembre 2023
Inflazione Italia da gennaio 2018 a dicembre 2023

Fattori di influenza: il rallentamento dell’inflazione è dovuto principalmente alla flessione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (-41,6%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+3,6%) e degli alimentari lavorati (+4,9%). Invece, l’attenuarsi del calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (-21,1%) e l’accelerazione di quelli degli alimentari non lavorati (+7,0%) sostengono la dinamica dell’inflazione.

Inflazione di fondo: l’indice al netto degli energetici e degli alimentari freschi decelera da +3,6% a +3,1% su base annua a dicembre 2023. La variazione media annua di questa componente nel 2023 è pari a +5,1% (+3,8% nel 2022).

I dati dell’inflazione mensile ed annua per l’anno 2023

N Periodo Var.% mese Var% anno
1 Dicembre 2023 0,2% 0,6%
2 Novembre 2023 -0,5% 0,7%
3 Ottobre 2023 -0,2% 1,7%
4 Settembre 2023 0,2% 5,3%
5 Agosto 2023 0,3% 5,4%
6 Luglio 2023 0% 5,9%
7 Giugno 2023 0% 6,4%
8 Maggio 2023 0,3% 7,6%
9 Aprile 2023 0,4% 8,2%
10 Marzo 2023 -0,4% 7,6%
11 Febbraio 2023 0,2% 9,1%
12 Gennaio 2023 0,1% 10%

Differenze territoriali: l’inflazione è più alta nel Centro (+0,8%), nel Nord-Est (+0,8%) e nel Nord-Ovest (+0,7%), mentre è più bassa al Sud (+0,3%) e nelle Isole (-0,6%). Tra i grandi comuni, l’inflazione più elevata si osserva a Trieste (+1,7%), mentre quella più contenuta si registra a Campobasso (-1,2%).

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC PER CATEGORIE DI PRODOTTO
INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC PER CATEGORIE DI PRODOTTO
  • Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: questa divisione di spesa registra un’accelerazione dei prezzi nel 2023 (+5,9%, da +4,4% nel 2022), con un’inflazione propria pari a +2,4% e un trascinamento al 2024 di +0,3 punti percentuali.
  • Servizi relativi ai trasporti: questa divisione di spesa mostra un rallentamento dei prezzi nel 2023 (+4,4%, da +5,6% nel 2022), con un’inflazione propria pari a +2,0% e un trascinamento al 2024 di +1,4 punti percentuali.
  • Servizi vari: questa divisione di spesa evidenzia un’accelerazione dei prezzi nel 2023 (+2,7%, da +1,5% nel 2022), con un’inflazione propria pari a +1,0% e un trascinamento al 2024 di +0,8 punti percentuali.
  • Servizi: questa categoria aggregata include tutte le divisioni di spesa relative ai servizi e mostra un’accelerazione dei prezzi nel 2023 (+4,2%, da +3,0% nel 2022), con un’inflazione propria pari a +2,5% e un trascinamento al 2024 di +0,8 punti percentuali.

Statistiche Protesti in Italia anno 2022

L’Istat ha diffuso i dati relativi ai dati dei Protesti per l’anno 2022.

I dati Istat dicono che i Protesti sono  in calo come numero e valore monetario

Dati Istat su protesti 2022

Nel 2022 i protesti iscritti nel Registro informatico sono stati 255.202, di cui 224.899 cambiali (88,1%) e 30.303 assegni (11,9%).

Il loro valore monetario complessivo raggiunge un ammontare superiore ai 242 milioni di euro: circa 157 milioni riguardano le cambiali (64,8%) e circa 85 milioni gli assegni (35,2%).
I soggetti protestati sono 70.860: 50.297 persone (71,0%) e 20.563 imprese (29,0%).

Variazioni rispetto al 2021 dei protesti

Rispetto al 2021 i valori sono tutti in calo:

  • numero dei protesti -7,7%,
  • valore monetario -11,8%,
  • soggetti protestati -19,0% (di cui persone -18,1%; imprese -21,0%)

Nel 2022 il calo ha interessato tutto il Paese, con variazioni rispetto al 2021 che oscillano da -18,8% nel Sud a -1,7% nel Centro; fa eccezione il Nord-ovest che segna un aumento del 4,2%.

Il calo si osserva in quasi tutte le regioni con differenze accentuate: da -31,3% in Calabria a -1,8% in Liguria.

Soltanto Lombardia e Lazio hanno variazioni positive (rispettivamente +8,1% e +5,7%).
Le cambiali protestate coprono l’88,1% dei protesti (224.899), raggiungono quote più elevate al Sud (98,8%), nel Nord-est (98,6%) e nelle Isole (97,7%) e risultano associate più alle persone (139.732; 62,1% delle cambiali protestate) che alle imprese. Gli assegni sono 30.303iii, l’11,9% del totale dei protesti, con quote più alte al Centro (27,1%) e nel Nord-ovest (14,9%). Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e Province Autonome di Bolzano/Bozen e di Trento non presentano assegni protestati.

Diversamente dalle cambiali, gli assegni sono più a carico delle imprese (16.293, il 53,8% degli assegni protestati).

Riferimenti ufficiali: Le tavole ISTAT

Stima inflazione zona euro: 2,9% a dicembre 2023

In Area Euro l’inflazione  in aumento rispetto al 2,4% di novembre 2023

Eurostat stima che in Area Euro l’aumento mensile da novembre a dicembre 2023 sarà del +0,1% che porterà l’aumento annuo  al 2,9% rispetto  al  2,4%  di  novembre.Stima inflazione zona euro: 2,9% a dicembre 2023 7

Lo scorso mese l’aumento mensile fu negativo, -0,6% che fece crollare il dato annuale. Se il Dato verrà confermato porterà l’aumento medio annuo in Area Euro al 5,5%, lo scorso anno la media fu 8,3%. Sicuramente un bel passo in avanti in termini di discesa dei prezzi.  Si spera che questi dati facciano frenare la salita dei tassi da parte della BCE.

L’ultimo dato ufficiale Area Euro

Inflazione dicembre 2023: la stima Istat a +0,6%

Prosegue a dicembre 2023 la flessione dell’inflazione

A dicembre 2023, in Italia,  prosegue la discesa dell’inflazione. Lo comunica l’Istat nella stima dell’inflazione comunicata in data 5 gennaio 2024. L’inflazione annua scende a 0,6% con una variazione rispetto a novembre scorso dello 0,2%. Lo scorso anno l’inflazione era all’11,6%.

 

Inflazione Italia da Gennaio 2023 a Dicembre 2023
Inflazione Italia da Gennaio 2023 a Dicembre 2023

 

La stima di dicembre consente anche di definire la media per il 2023 che risulta essere 5,7% rispetto all’anno precedente, in netto calo dall’8,1% del 2022.

Come già detto in altre occasioni e come confermato dai dati ufficiali che arrivano dai mercati i prezzi degli energetici in ribasso stanno aiutando la discesa dei prezzi.

L’Istat specifica che – I prezzi nel comparto alimentare evidenziano invece un’accelerazione della crescita media annua (+9,8%, da +8,8% del 2022), nonostante l’attenuazione della loro dinamica tendenziale, evidenziata nella seconda metà dell’anno – .

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente su base tendenziale da +5,4% a +5,3%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,6% di novembre a +4,4%).

Il dato definitivo per dicembre 2023 sarà comunicato il 16 gennaio 2024. Chissa se lo vedremo ancora in discesa come successo lo scorso mese quando la stima fu ribassata.

Area Euro: inflazione a Novembre 2,4% dal 2,9% di Ottobre 2023

Nell’Area Euro inflazione in picchiata libera a novembre 2023:-0,6% in un mese

Per trovare un valore minore di 2,4%, bisogna andare indietro fino al periodo Luglio 2021 quando l’inflazione era 2,2%. Sono trascorsi 27 mesi. Il dato conferma la stima di Eurostat.

Anche la variazione mensile uguale a –0,6% ci riporta indietro fino a Gennaio 2020, quando segno una variazione rispetto a dicembre 2019 uguale a  -1,0%, da Allora  Sono trascorsi 46 mesi.

 

13 mesi di Inflazione in Area Euro(Novembre 2022 - Novembre 2023)
13 mesi di Inflazione in Area Euro (Novembre 2022 – Novembre 2023)

Nel dettaglio le variazioni le principali componenti dell’inflazione dell’area euro

Il gruppo Cibo alcol e tabacco passa a 6,9 %, rispetto al 7,4 % di ottobre , seguito dai servizi 4,0 %, rispetto al 4,6 % di ottobre, dai beni industriali non energetici 2,9 %, rispetto al 3,5 % di ottobre ) ed energia -11,5 %, rispetto al -11,2 % di ottobre.

La cosa interessante è che il gruppo energia che a Novembre 2022 era a aumentata, rispetto all’anno precedente del 34,9%, a novembre 2023 scende dopo un anno  a -11,5%!

La tabella sotto pubblicata da Eurostat riporta nel dettaglio tutti le variazioni percentuali per  gruppo.

Euro area annual inflation and its main components, 2023, November 2022 and June 2023 November 2023
Euro area annual inflation and its main components, 2023, November 2022 and June 2023 November 2023

 

Approfondisci su Ultimo dato Euro Area con altri dati e grafici

In Italia,  l’inflazione a novembre 2023 in picchiata: + 0,7%

Discesa importante dell’inflazione in Italia, si torna a valori del 2021

Inflazione 2015 novembre 2023 ITALIA
Inflazione annua e mensile in Italia dal 2015 a novembre 2023

In Italia,  l’inflazione a novembre in picchiata a 0,7%;  torna leggermente superiore al dato  di febbraio 2021 quando era uguale a 0,6%.

Il dato scende anche al di sotto della stima Istat che aveva dato una variazione annua dello 0,8% e mensile 0,4 che era stata già comunicata dall’ISTAT

Cosa sta influenzando il dato del’inflazione?

La discesa del tasso di inflazione risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre hanno evidenziato una netta flessione. Leggendo i dati dei carburanti, che danno un trend  in leggera diminuzione, nei prossimi mesi potremmo avere ancora ulteriori discese dell’inflazione. Si pensi che il gasolio autotrazione a dicembre 2022 era quotato 1,7534 , mentre la rilevazione dell’11 dicembre 2023  si attesta a 1,7537 (elaborazione www.rivaluta.it su dati Ministero dei Trasporti)

Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione dei prezzi degli Alimentari (+5,8%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,4%). 

L’inflazione negli USA scende al 3,1% a novembre

Terza discesa consecutiva per la variazione mensile: tra novembre e ottobre  -0,2%

La variazione mensile registrata  a novembre è la più bassa da Gennaio 2023. Solo il dato di dicembre 2023 registra un valore più basso con -0,3%.

La discesa dell’inflazione negli US è iniziata da Gennaio 2022 quando  tocco il picco di 9,1% valore più alto da dicembre 1981. Ora toccherà alla FED dare un segnale forte sui tassi di interesse.

Inflazione USA Novembre 1981 Novembre 2023
Inflazione USA Novembre 1981 Novembre 2023

Il commento sui dati US di novembre 2023

Dopo che i prezzi come già detto sopra hanno raggiunto il massimo dopo quattro decenni, l’inflazione negli US, per tutti i tipi di beni e servizi è diminuita in maniera considerevole.

L’indice relativo agli alloggi ha continuato a salire a novembre, controbilanciando il calo dell’indice della benzina. L’indice energetico è sceso del 2,3% nel corso del mese poiché un calo del 6,0% dell’indice della benzina ha più che compensato gli aumenti degli altri indici delle componenti energetiche. L’indice alimentare è aumentato dello 0,2% a novembre, dopo essere aumentato dello 0,3% a ottobre. L’indice relativo al cibo da asporto è aumentato dello 0,1% nel corso del mese mentre l’indice relativo al cibo consumato fuori casa è cresciuto dello 0,4%.

L’indice relativo a tutte le voci, esclusi cibo ed energia, è aumentato dello 0,3% a novembre, dopo essere aumentato dello 0,2% a ottobre. Gli indici che sono aumentati a novembre includono l’affitto, l’affitto equivalente ai proprietari, l’assistenza medica e assicurazione dei veicoli a motore. 

Gli indici relativi all’abbigliamento, all’arredamento e alle attività domestiche, alla comunicazione e alle attività ricreative sono stati tra quelli in calo nel corso del mese.

Tutte le statistiche sull’inflazione US

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Previsione inflazione Italia 2024

Quanto sarà l’inflazione in Italia nel 2024?

Prima di addentraci nella stima dell’inflazione in Italia per l’anno 2024 diamo uno sguardo a quella dell’anno 2023 che si sta concludendo.  L’ultimo dato Istat a nostra disposizione è la stima Istat per il dato di Novembre 2023 uguale a 0,8% come variazione annua e -0,4 come variazione mensile

La stima di novembre 2023 fa scendere l’inflazione media per l’anno 2023 dal 6,7% di ottobre al 6,1%. Ipotizzando lo stesso calo per dicembre, quindi un calo mensile uguale a -0,4%, la variazione annua per dicembre 2023 rispetto a dicembre 2022 scenderebbe a 0,1% e la media annua per il 2023 al 5,7%.

Da notare che per trovare una variazione annua maggiore di  0,1% bisogna tornare  indietro fino a Gennaio 2021, quando il dato fu uguale a 0,4%.

Tabella con gli indici dell’inflazione stimati per novembre e dicembre 2023

Periodo Var% annua Var% mese Indice Dal Indice Al Media
Gennaio-2022 Gennaio-2023 10,0% 0,1% 108,3 119,1 10,0%
Febbraio-2022 Febbraio-2023 9,1% 0,2% 109,3 119,3 9,6%
Marzo-2022 Marzo-2023 7,6% -0,4% 110,4 118,8 8,9%
Aprile-2022 Aprile-2023 8,2% 0,4% 110,3 119,3 8,7%
Maggio-2022 Maggio-2023 7,6% 0,3% 111,2 119,7 7,6%
Giugno-2022 Giugno-2023 6,4% 0,0% 112,5 119,7 8,1%
Luglio-2022 Luglio-2023 5,9% 0,0% 113 119,7 7,8%
Agosto-2022 Agosto-2023 5,4% 0,3% 113,9 120,1 7,5%
Settembre-2022 Settembre-2023 5,3% 0,2% 114,2 120,3 7,3%
Ottobre-2022 Ottobre-2023 1,7% -0,2% 118,1 120,1 6,7%
Novembre-2022 Novembre-2023  (stima) 0,8% -0,4% 118,7 119,6 6,1%
Dicembre-2022 Dicembre-2023 (stima) 0,1% -0,4% 119 119,1 5,6%

Previsione inflazione 2024

Leggiamo le  previsioni ufficiali per il 2024 dal Dipartimento del Tesoro che pubblica periodicamente il tasso d’inflazione programmata, che viene riportato nei documenti programmatici e in particolare nel Documento di economia e finanza (Def) e, se necessario, aggiornato nella successiva nota di aggiornamento (Nadef). Nell’ultima nota del Tesoro, il tasso per il 2024 dell’inflazione è dato a 2,4%.

Le Previsioni Prometia pubblicate sul Rapporto di Previsione di settembre 2023 danno un 2,4% mentre le previsioni del Centro Studi Confindustria pubblicate su Rapporto di Previsione sull’economia italiana – a marzo 2023, valutavano l’inflazione per il 2024 al 2,3%

In definitiva  i dati delle tre fonti citate, per il 2024 danno un dato inflattivo medio in Italia tra il 2,3% e il 2,4%

Fonte Inflazione 2024
Dipartimento del Tesoro 2,4%
Prometia 2,4%
Centro studi confindustria 2,3%

Cerchiamo di capire, usando semplici procedimenti matematici e gli indici passati, come si potrebbe arrivare ad una inflazione media del 2,4%.

Abbiamo ipotizzato, sovrastimando l’ultima stima ISTAT,  un aumento mensile medio per quattordici mesi, da novembre 2023 e dicembre 2024 dello  0,2%. Tramite questa ipotesi possiamo ottenere gli indici futuri (vedi tabella) che porterebbero l’inflazione media per il  2024 all’1,8%.

Periodo Indice Dal Indice Al Var% annua
gen-23 108,3 119,1 10%
feb-23 109,3 119,3 9,10%
mar-23 110,4 118,8 7,60%
apr-23 110,3 119,3 8,20%
mag-23 111,2 119,7 7,60%
giu-23 112,5 119,7 6,40%
lug-23 113 119,7 5,90%
ago-23 113,9 120,1 5,40%
set-23 114,2 120,3 5,30%
ott-23 118,1 120,1 1,70%
nov-23 118,7 120,3 1,30%
dic-23 119 120,5 1,30%
Media 2023 113,2 119,7 5,70%
gen-24 119,1 120,7 1,30%
feb-24 119,3 120,9 1,30%
mar-24 118,8 121,1 1,90%
apr-24 119,3 121,3 1,70%
mag-24 119,7 121,5 1,50%
giu-24 119,7 121,7 1,70%
lug-24 119,7 121,9 1,80%
ago-24 120,1 122,1 1,70%
set-24 120,3 122,3 1,70%
ott-24 120,1 122,5 2%
nov-24 120,3 122,7 2%
dic-24 120,5 122,9 2%
Media 2024 119,7 121,8 1,80%

Desideriamo sottolineare che le nostre previsioni sono basate su ipotesi di incrementi mensili e non tengono in considerazione le variabili economiche che potrebbero influenzare i dati dell’inflazione.

Tra quattordici mesi chissà se  potremmo confermare la precisione della nostra proiezione dell’1,8% per l’inflazione, notevolmente al di sotto del 2,4% “stimato dagli altri”.

Inflazione annua Italia da Gennaio 2023 a Dicembre 2024 (valori stimati da novembre 2023 a dicembre 2024)
Inflazione annua Italia da Gennaio 2023 a Dicembre 2024 (valori stimati da novembre 2023 a dicembre 2024)

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Analizziamo la storia del Tasso Euribor per comprendere il futuro

Nel 2008, l’Euribor a 12 mesi raggiunse il suo massimo il 2 ottobre con il 5,526%, mentre l’inflazione nell’Area Euro era già in diminuzione dal 4,1% di luglio scese a 3,2% nell’ottobre 2008. Il tasso BCE, a luglio 2008, era del 4,25%, diminuendo a ottobre al 3,75%, un calo di  0,5 punti percentuali in risposta alla discesa dell’inflazione.

Cosa accadde l’anno successivo al picco dell’Euribor?

L’Euribor a 12 mesi il 2 ottobre 2009 era quotato all’1,235%, mostrando una drastica discesa dal 5,526% dello scorso anno. Nel frattempo, il tasso BCE subì variazioni significative, scendendo dal 3,75% di ottobre 2008 all’1% a maggio 2009. Interessante notare che durante lo stesso periodo l’inflazione diminuì notevolmente, passando dal 3,2% di ottobre 2008 a -0,1% di ottobre 2009.

Periodi Inflazione annua
Gennaio-2007  Gennaio-2008 3,20%
Febbraio-2007  Febbraio-2008 3,30%
Marzo-2007  Marzo-2008 3,60%
Aprile-2007  Aprile-2008 3,30%
Maggio-2007  Maggio-2008 3,70%
Giugno-2007  Giugno-2008 3,90%
Luglio-2007  Luglio-2008 4,10%
Agosto-2007  Agosto-2008 3,80%
Settembre-2007  Settembre-2008 3,60%
Ottobre-2007  Ottobre-2008 3,20%
Novembre-2007  Novembre-2008 2,10%
Dicembre-2007  Dicembre-2008 1,60%
Gennaio-2008  Gennaio-2009 1,10%
Febbraio-2008  Febbraio-2009 1,20%
Marzo-2008  Marzo-2009 0,60%
Aprile-2008  Aprile-2009 0,60%
Maggio-2008  Maggio-2009 0,00%
Giugno-2008  Giugno-2009 -0,10%
Luglio-2008  Luglio-2009 -0,60%
Agosto-2008  Agosto-2009 -0,20%
Settembre-2008  Settembre-2009 -0,30%
Ottobre-2008  Ottobre-2009 -0,10%
Novembre-2008  Novembre-2009 0,50%
Dicembre-2008  Dicembre-2009 0,90%
Quanto sarà il tasso Euribor nel 2024? 8
Grafico medie mensili tasso Euribor 12 mesi dal 2008 al 2009

Pertanto, possiamo dedurre che l’inflazione ha avuto un impatto significativo sui cambiamenti nei tassi di interesse e sull’Euribor nel periodo considerato. La BCE potrebbe aver adottato politiche monetarie più accomodanti, abbassando i tassi di interesse per stimolare l’economia in risposta alla discesa dell’inflazione.

Tasso BCE, Inflazione Area euro e Euribor 12 mesi

Data Tasso BCE Inflazione
Area Euro
Tasso Euribor
12 mesi
13 Maggio 2009 1% 0% Dettaglio 1,636%
8 Aprile 2009 1,25% 0,6% Dettaglio 1,785%
11 Marzo 2009 1,5% 0,6% Dettaglio 1,932%
21 Gennaio 2009 2% 1,1% Dettaglio 2,474%
10 Dicembre 2008 2,5% 1,6% Dettaglio 3,563%
12 Novembre 2008 3,25% 2,1% Dettaglio 4,412%
15 Ottobre 2008 3,75% 3,2% Dettaglio 5,312%

Quale futuro per l'Euribor?

Ipotizzando che si ripeta quanto accaduto tra il 2008 e il 2009 e considerando l'attuale discesa dell'inflazione nell'Area Euro (da 10,6% a ottobre 2021 al 2,4% a novembre 2023, secondo stime di novembre 2023), ci aspettiamo nel 2024 una discesa dei tassi da parte della BCE e, di conseguenza, un Euribor a 12 mesi nettamente al di sotto dell'attuale valore del 3,902% del 1 dicembre 2023.

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Qual è la lettera accentata più utilizzata in Italiano?

La lettera accentata più utilizzata è la “è” (e accentata) con l’accento grave

Tuttavia, la “é” (e accentata) con l’accento acuto è comunque utilizzata, sebbene meno frequentemente.

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La e grave e la E grave

Se stai chiedendo dove si trova fisicamente la lettera “é” sulla tastiera, dipende dal layout della tastiera che stai utilizzando. In molti layout di tastiera italiani, la lettera “é” si trova generalmente vicino alla lettera “è” e alla lettera “ì”.

La lettera “è” minuscola con l’accento grave può essere ottenuta con le seguenti combinazioni di tasti sui vari sistemi operativi:

  1. Su Windows:

    • Puoi semplicemente premere il tasto “è” sulla tastiera italiana. Se hai una tastiera diversa, potresti dover cambiare il layout della tastiera nelle impostazioni.
      Oppure
    • Assicurati che il tastierino numerico sia attivo.
    • Mantieni premuto il tasto “Alt” sulla tastiera.
    • Mentre tieni premuto “Alt”, digita il codice numerico 138 sul tastierino numerico.
    • Rilascia il tasto “Alt”, e apparirà la lettera “è” minuscola con l’accento grave.
  2. Su Mac:

    • Puoi digitare la lettera “è” tenendo premuto il tasto “Option” (o “Alt”) e premendo contemporaneamente la lettera “e”. Rilascia entrambi i tasti, e apparirà la lettera “è”.
  3. Su Linux:

    • Puoi ottenere la lettera “è” premendo il tasto “è” sulla tastiera italiana. Se hai una tastiera diversa, potrebbe essere necessario configurare il layout della tastiera nelle impostazioni.

Ricorda che la facilità di digitazione delle lettere accentate dipende dal layout della tastiera che stai utilizzando. Se il tuo sistema operativo o il tuo editor di testo supporta la composizione di caratteri (come su macOS), puoi anche provare a digitare l’accento grave seguito dalla lettera “e” per ottenere “è”.

Per scrivere la lettera “è” maiuscola “È” con l’accento grave su Windows, Mac o Linux

Per scrivere la lettera “è” maiuscola “È” con l’accento grave su Windows, Mac o Linux, puoi utilizzare le combinazioni dei tasti seguenti:

  1. Su Windows:

    • Mantieni premuto il tasto “Alt” sulla tastiera.
    • Mentre tieni premuto “Alt”, digita il codice numerico 0200 sul tastierino numerico (assicurati che il tastierino numerico sia attivato).
    • Rilascia il tasto “Alt”, e apparirà la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.
  2. Su Mac:

    • Mantieni premuto il tasto “Option” (o “Alt”).
    • Mentre tieni premuto “Option”, digita la lettera “e”.
    • Rilascia entrambi i tasti, e apparirà la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.
  3. Su Linux:

    • Mantieni premuto il tasto “Ctrl” e “Shift” contemporaneamente.
    • Mentre tieni premuti “Ctrl” e “Shift”, digita la lettera “u” seguita da “c8” (il codice esadecimale per “è”).
    • Rilascia tutti i tasti, e apparirà la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.

In HTML come faccio ad inserire la “è” e la “È” ?

In HTML, puoi utilizzare le entità HTML per inserire caratteri speciali come “è” e “È”. Le entità HTML sono sequenze di testo che rappresentano caratteri speciali e simboli. Ecco come puoi inserire “è” e “È” in HTML:

  1. Per “è” minuscola con l’accento grave puoi utilizzare l’entità HTML è o è per rappresentare la lettera “è” minuscola con l’accento grave.

  2. Per “È” maiuscola con l’accento grave puoi utilizzare l’entità HTML È o È per rappresentare la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.

Link utili sull’argomento

Caratteri speciali HTML e lettere accentate: la guida completa

Statistiche curiose su QUORA sulle statistiche delle lettere in Italiano

Inflazione  annua in Area Euro è prevista al 2,4% a novembre 2023

Inflazione in ribasso in Area Euro  rispetto al 2,9% di ottobre 2023

In area Euro la variazione mensile rispetto ad ottobre è stimata al -0,5% e l’inflazione annua sui dodici mesi al 2,4%.

Inflazione Euro Area Novembre 2013-Novembre 2023
Inflazione Euro Area Novembre 2013-Novembre 2023

Per trovare un valore minore di 2,4% si deve andare indietro di 26 mesi fino a Luglio 2021, quando l’inflazione era del 2,2%.

 

Guardando ai principali componenti dell’inflazione nella zona euro, ci si aspetta che il settore alimentare, alcol e tabacco abbia il tasso annuale più alto a novembre (6,9%, rispetto al 7,4% di ottobre), seguito dai servizi (4,0%, rispetto al 4,6% di ottobre), dai beni industriali non energetici (2,9%, rispetto al 3,5% di ottobre) e dall’energia (-11,5%, in ribasso rispetto al -11,2% di ottobre).

Le Principali componenti dell’inflazione in Area Euro

Ciascuno dei principali componenti contribuisce in misura variabile all’inflazione complessiva nella zona euro. In termini di ponderazioni per il 2023, considerando il 100% per l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP), i servizi sono il componente più significativo, rappresentando circa il 43,5% della spesa monetaria finale delle famiglie nella zona euro. Seguono i beni industriali non energetici, con circa il 26,3%.

Alimentari, alcol e tabacco e energia rappresentano rispettivamente circa il 20,0% e il 10,2%. Insieme, costituiscono meno di un terzo della spesa totale nella zona euro, ma possono avere impatti significativi sull’inflazione complessiva poiché i loro prezzi tendono a fluttuare in modo significativo rispetto agli altri componenti.

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