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Moderazione economica nell’area dell’euro
Il Bollettino Economico della Banca Centrale Europea (BCE) n. 6/2024 (PDF) delinea un quadro di moderazione economica nell’area dell’euro, evidenziando come l’inflazione e la crescita economica rimangano sotto stretta osservazione.
Nonostante le sfide globali e interne, la BCE mantiene il suo impegno a garantire stabilità e a riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine.
Decisioni di politica monetaria
Nella riunione del 12 settembre 2024, la BCE ha deciso di ridurre il tasso di interesse sui depositi di 25 punti base, portandolo al 3,50%. Questa decisione è stata presa in considerazione delle recenti tendenze inflazionistiche e delle proiezioni macroeconomiche. Sebbene l’inflazione complessiva rimanga elevata, l’economia dell’area euro mostra segnali di stabilizzazione. Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito che il livello e la durata delle restrizioni monetarie saranno guidati dai dati economici futuri. Tabella tassi BCE
Inflazione: un trend discendente
Le proiezioni della BCE indicano che l’inflazione complessiva nell’area euro si attesterà al 2,5% per il 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Sebbene sia previsto un leggero aumento dell’inflazione nell’ultimo trimestre del 2024, dovuto alla cessazione degli effetti del ribasso dei prezzi energetici, le pressioni inflazionistiche dovrebbero continuare a diminuire. Le proiezioni per l’inflazione di fondo sono state lievemente riviste al rialzo per il 2024 e il 2025 a causa dei rincari dei servizi, ma si prevede una discesa costante verso il target del 2%.
Le pressioni sui prezzi rimangono sostenute dalla crescita dei salari, anche se il tasso di crescita del costo del lavoro sta iniziando a rallentare, attenuando le pressioni inflazionistiche.
Crescita economica debole
L’economia dell’area euro continua a mostrare segnali di debolezza.
Nel secondo trimestre del 2024, il PIL è cresciuto dello 0,2%, un dato inferiore alle aspettative iniziali. Questo rallentamento è attribuibile alla contrazione della domanda interna e agli effetti persistenti di politiche monetarie restrittive.
Le previsioni della BCE indicano una crescita annua del PIL reale pari allo 0,8% nel 2024, con un lieve miglioramento previsto per il 2025 (1,3%) e il 2026 (1,5%). Tuttavia, la ripresa è attesa in gran parte nella seconda metà del 2024, grazie a un previsto miglioramento della fiducia dei consumatori e un aumento dei redditi reali.
Mercato del lavoro: una tenuta fragile
Il mercato del lavoro dell’area euro ha mostrato segni di rallentamento. Nel secondo trimestre del 2024, l’occupazione è cresciuta solo dello 0,2%, una decelerazione rispetto ai trimestri precedenti. Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato al 6,4%, ma le prospettive per la crescita dell’occupazione nel breve periodo sono deboli, con una diminuzione della domanda di manodopera e un calo dei posti vacanti.
Rischi e prospettive globali
I rischi per la crescita economica rimangono orientati verso il basso, influenzati da fattori geopolitici e dall’incertezza sulle prospettive commerciali globali. Il rallentamento della domanda internazionale, in particolare dalla Cina e da altre economie emergenti, potrebbe frenare ulteriormente la crescita dell’area euro. Inoltre, la guerra tra Russia e Ucraina e le tensioni in Medio Oriente continuano a rappresentare fattori di rischio significativi.
Al contrario, l’inflazione potrebbe sorprendere al rialzo se le pressioni salariali o i profitti aziendali aumentassero più del previsto. Gli esperti della BCE continueranno a monitorare attentamente queste variabili e a valutare l’impatto delle politiche monetarie restrittive sugli sviluppi economici.
Sintesi
- La BCE rimane ferma nel suo obiettivo di riportare l’inflazione al 2% nel medio termine.
- Per raggiungere questo obiettivo, la Banca Centrale è pronta a mantenere tassi di interesse su livelli restrittivi finché necessario e a regolare tutti i suoi strumenti per sostenere la stabilità monetaria.
- La crescita economica rimane debole, ma si prevede che i consumi privati e il mercato del lavoro possano fornire un sostegno alla ripresa nella seconda metà del 2024.
- Con un’attenzione costante all’evoluzione dei dati economici e finanziari, la BCE dimostra di essere pronta ad adattarsi per mantenere un percorso di crescita sostenibile e stabile per l’area euro.