Il dato di dicembre 2017 relativo all’indice FOI che è stato uguale a 0,8 per cento sarà utile anche per adeguare gli stipendi di collaboratrici domestiche e badanti.
La riunione del 17 gennaio scorso della Commissione Nazionale presso il Ministero del Lavoro con Fildaldo (Federazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, e le altre associazioni che la compongono (Assindatcolf, Nuova Collaborazione, A.D.L.D. e A.D.L.C.), e le rappresentanze sindacali ha stabilito le nuove tabelle, con l’adeguamento degli stipendi con il nuovo dato ISTAT, così come previsto dal Contratto Collettivo nazionale del settore.
Gli aumenti saranno minimi e per esempio per colf, badanti e baby sitter inquadrate nel livello B ( non conviventi, con esperienza) riceveranno in busta paga una variazione in più di 4 centesimi sulla retribuzione oraria, circa 5 euro mensili.
Per l’ assistenza a persone non autosufficienti in regime di convivenza, invece, lo stipendio mensile aumenterà di 6,18 euro.
Per chi varia lo stipendio?
Fidaldo precisa che l’aumento riguarda solo coloro che retribuiscono il proprio collaboratore in base alle tariffe sindacali. Per i datori di lavoro domestico che già corrispondono invece importi più elevati per la presenza di un superminimo assorbibile – precisa Fidaldo – la retribuzione non varierà”.
Si precisa che i nuovi importi vanno applicati già nella busta paga di gennaio 2018.
Inserisci qui sotto il tuo importo da aggiornare allo 0,8%
Novità del paniere Istat 2018 per misurare l’inflazione
Prezzi al consumo: tutte le novità del 2018
Anche per il 2018 l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al consumo finalizzata alla misura dell’inflazione.
Perché il paniere viene aggiornato ogni anno?
L’aggiornamento è necessario perché bisogna tener conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie italiane e in alcuni casi viene arricchita la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.
Lo scorso anno ovvero nel 2017 entrarono nel paniere 12 nuovi beni e servizi:
i Preparati di carne da cuocere,
i Preparati vegetariani e/o vegani,
i Centrifugati di frutta e/o verdura al bar,
la Birra artigianale,
gli Smartwatch,
i Dispositivi da polso per attività sportive,
le Soundbar (barre amplificatrici di suoni),
l’Action camera,
le Cartucce a getto d’inchiostro,
le Asciugatrici,
le Centrifughe
i Servizi assicurativi connessi all’abitazione.
Ad uscire dal paniere furono le Videocamere tradizionali (sostituite dall’Action camera).
Quanti sono e quali sono i prodotti che entrano nel paniere e quali quelli che escono per il 2018?
La principale novità del 2018 è l’utilizzo dei prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) dei beni per la cura della casa e della persona, provenienti dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) del commercio al dettaglio (ipermercati e supermercati).
Nel paniere utilizzato nel 2018 per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1489 prodotti elementari (1481 nel 2017), raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 404 aggregati.
Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) viene impiegato un paniere di 1506 prodotti elementari (1.498 nel 2017), raggruppati in 923 prodotti e 408 aggregati.
L’aggiornamento del paniere tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie, dell’evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.
Chi entra e chi esce nel paniere ISTAT 2018
Nel 2018 entrano nel paniere cinque nuovi prodotti: l’Avocado, il Mango, i Vini liquorosi, la Lavasciuga e il Robot aspirapolvere. Escono dal paniere la Telefonia pubblica, il Canone Rai e il Lettore Mp4.
L’indice dei prezzi al consumo negli US sono aumentati su base mensile dello 0,1% a dicembre su base destagionalizzata. Negli ultimi 12 mesi, l’indice è aumentato del 2,1 per cento in discesa rispetto a novembre 2017.
Lo ha comunicato oggi “the U.S. Bureau of Labor Statistics“
Tabella inflazione annua Dicembre 2016 – Dicembre 2017
L’inflazione annuale per il mese di dicembre 2017 è stimata dall’ISTAT a 0,9 per cento, valore identico a quello di novembre 2017. L’aumento su base mensile è stato stimato uguale a 0,4% (da novembre 2017 a dicembre 2017) . Il valore di dicembre 2017 porta la media dell’anno 2017 a 1,2 per cento.
Tabella con le ultimi 11 variazioni mensili del 2017 per NIC con tabacchi, FOI senza tabacchi e IPCA
L’inflazione in Italia per il 2018 sarà in salita o in discesa?
Intanto vediamo cosa succederà per il 2017. Siamo al termine del 2017 e i dati ci dicono che l’anno che sta arrivando al capolinea avrà quasi certamente un’inflazione media tra 1,1 e 1,3 per cento. Vediamo in dettaglio e con i numeri ipotizzati degli aumenti mensili.
Se l’aumento da novembre 2017 a dicembre 2017 sarà uguale allo +0,2 avremo una inflazione annuale pari a 0,7 per cento (indice NIC con tabacchi) e una inflazione media per il 2017 uguale a 1,2%. Il valore definitivo per il 2017 lo trovi qui. Per provare la previsione dell’inflazione usa la nostra utility.
Il dato definitivo dell’inflazione media in Italia è stato del 1,2%.
I dati reali ci dicono che da Gennaio 2017 a Novembre 2017 il tasso medio annuo è pari a 1,3 mentre da Novembre 2016 a Novembre 2017 il valore è stato 1,1 per cento.
C’è da dire che il valore medio per il 2017 che si andrà a consolidare (questo sarà possibile saperlo solo dopo il 15° giorno del mese di Gennaio 2018 quando l’ISTAT diffonderà il valore per dicembre 2017) potrebbe essere il più alto registrato dal 2013 (si veda la tabella sotto).
Per il 2018 gli economisti cosa si aspettano relativamente all’inflazione?
Intanto abbiamo una comunicazione ufficiale dell’ISTAT del 30 maggio 2017, dove l’Istituto comunica per gli anni 2013-2016 gli scostamenti tra realizzazione e previsione
dell’inflazione misurata dall’indice IPCA al netto della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, nonché la previsione di questo stesso indicatore per gli anni 2017-2020. Per il 2018 viene ben scritto che l’indice IPCA passerà dall’1,1 % del 2017 all’1,3 per cento per il 2018 quindi 0,2 punti in più!
C’è da dire però che le loro previsioni non sono mai state rispettate. questo è ben visibile sulla loro comunicazione.
Il 2018 sarà un anno di “inflazione vivace” visto che i costi di benzina, gasolio auto, elettricità e del metano sono pervasivi e si scaricano sui prezzi finali di quasi tutti i prodotti e i servizi comprati e venduti; si parla poi di rincari del 5% sulle bollette del gas dal mese di gennaio e di 3,5% su quelle della luce. Non si dimentica che molte tariffe sono regolate dal tasso di inflazione programmatoattualmente fissato dal Ministero al 1,7 per cento
In generale il costo di tutta l’energia sarà in crescita – Questo è quello che affermano l’Adusbef e Nomisma Energia – elettricità e metano costeranno 68 euro in più, e l’acqua 45 euro in più.
L’inflazione 2018 aiuterà la rivalutazioni delle pensioni
Per il 2018 l’inflazione darà una mano ai pensionati? Si è così. Dal prossimo gennaio 2018 le pensioni si rivalutano dell’1,1 per cento. Dopo due anni a inflazione zero dove le pensioni erano ferme, per il 2018 si vedrà un leggero aumento annuo.
La circolare INPS stabilisce i valori provvisori per l’IMPORTO DELLE PENSIONI PER L’ANNO 2018
relativamente a Trattamenti minimi, Assegni vitalizi e assegni sociali.
La rivalutazione delle pensioni verrà effettuata sulla base dell’indice di rivalutazione calcolato sui dati Istat definitivi del 2017 e sull’indice di rivalutazione provvisorio per il 2018, con una percentuale di variazione per il calcolo della perequazione sulle pensioni dell’1,1% a partire dal 1° gennaio 2018.
La stima dell’ISTAT sui dati dell’inflazione per novembre 2017 dice che diminuisce su base mensile dello 0,2 per cento e aumenta dello 0,9% rispetto a novembre 2016 (a ottobre +1,0%).
L’ISTAT nel comunicato ufficiale comunica che
“L’ulteriore lieve frenata dell’inflazione (per il terzo mese consecutivo) si deve per lo più al rallentamento, dal lato dei beni, della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,2% da +3,8% di ottobre) e, dal lato dei servizi, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9% da +1,4%), mitigato dall’accelerazione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+5,0% da +4,3% del mese precedente)”
Inoltre precisa che
La diminuzione su base mensile dell’indice generale è dovuta prevalentemente al calo, influenzato da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%), solo in parte bilanciato dall’incremento dei prezzi dei Beni energetici non regolamenti (+1,3%), spinti dal rialzo di quelli di carburanti e gasolio.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,3% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali (come ad ottobre).
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dell’1,1% su base annua (come ad ottobre).
Adeguare e quindi aggiornare l’assegno di mantenimento al coniuge o l’importo che mensilmente devi ai tuoi figli oppure il canone d’affitto per il mese di ottobre 2017? Sei nel posto giusto.
L’ISTAT ha comunicato la stima dell’inflazione per il mese di settembre 2017.
Il dato mensile ovvero la variazione rispetto ad agosto 2017 è stata negativa. La variazione mensile risulta essere uguale a -0,3 per cento; il valore più basso fatto registrare nel 2017. Gli altri negativi si erano registrati a Giugno con -0,1 e a con -0,2 per cento. Leggi tutto
Ad agosto 2017, le stime preliminari dell’ISTAT dicono che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’1,2% su base annua (rispetto ad agosto 2016)
Cerchiamo tramite l’utility che mettiamo a disposizione gratuitamente di prevedere quale potrebbe essere il dato dell’inflazione per il mese di Agosto 2017.
L’ultimo dato comunicato dall’ISTAT (indice Nic con tabacchi) è stato uguale a 101,2. Leggi tutto
L’ISTAT ha comunicato il dato definitivo dell’inflazione per il mese di Giugno 2017.
Su base mensile rispetto a maggio scorso c’è una diminuzione dello 0,1% mentre su base annuale si passa da 1,4 per cento di maggio scorso all’attuale 1,2%.
L’ISTAT ha comunicato il dato dell’inflazione (dato provvisorio) per giugno 2017.
Il dato annuale ovvero la variazione rispetto a giugno 2016 è pari a 1,2 per cento mentre rispetto a maggio 2017 (base mensile) diminuisce dello 0,1% .
Di seguito la tabella con i valori dell’inflazione sia su base annuale che mensile per il periodo Gennaio 2016 – Maggio 2017.Leggi tutto