Inflazione giù negli US a Maggio 2024: +3,3%

L’inflazione su base annua negli Stati Uniti è inaspettatamente rallentata 

Il valore di maggio è il più basso degli ultimi tre mesi, rispetto al 3,4% di aprile e alle previsioni del 3,4%. Il valore medio da gennaio a maggio

L’inflazione è diminuita per i generi alimentari (2,1% contro 2,2%), alloggi (5,4% contro 5,5%), trasporti (10,5% contro 11,2%) e abbigliamento (0,8% contro 1,3%) e i prezzi hanno continuato a scendere per i veicoli nuovi (-0,8% vs -0,4%) e auto e camion usati (-9,3% vs -6,9%).

Inflazione giù negli US a Maggio 2024: +3,3% 1

Sono aumentati maggiormente i costi dell’energia (3,7% contro 2,6%), vale a dire la benzina (2,2% contro 1,1%), il servizio del gas (0,2% contro -1,9%) e l’olio combustibile (3,6% contro -0,8%).

Rispetto al mese precedente, l’indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, il minimo da luglio 2022, rispetto alle previsioni di un aumento dello 0,1% e dopo un aumento dello 0,3% ad aprile. Il calo dei prezzi della benzina è stato compensato dall’aumento dei costi dei rifugi.

L’inflazione core è scesa al 3,4% annuo, il tasso più basso da aprile 2021 e inferiore al consenso del 3,5%. Anche il tasso mensile di inflazione core è sceso dallo 0,3% allo 0,2%, meglio dello 0,3% previsto. 

La serie storica dell’inflazione media negli US

Il comunicato Ufficiale  a cura di U.S. Bureau of Labor Statistics

Tasso di interesse per le rateazioni dei debiti contributivi e assicurativi

Modifica del tasso di interesse di rateazione e della misura delle sanzioni civili

La Banca centrale europea (BCE), con la decisione di politica monetaria del 6 giugno 2024, ha fissato al 4,25% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema.

Tassi di interesse e inflazione in Area Euro
Tassi di interesse e inflazione in Area Euro

Pertanto, i piani di ammortamento relativi a istanze di rateazione dei debiti per premi assicurativi e accessori, presentate dal 12 giugno 2024, sono determinati applicando il tasso di interesse pari al 10,25%. Per le rateazioni in corso restano validi i piani di ammortamento già determinati.

Le sanzioni civili ex articolo 116, comma 8, lettera a) e b) secondo periodo e comma 10 della legge 388/2000 sono determinate applicando un tasso in ragione d’anno pari al 9,75% a decorrere dal 12 giugno 2024.

Per un approfondimento relativo alla variazione  dell’interesse per la rateazione  dei debiti dei premi assicurativi e accessori consigliamo di consultare il sito INAIL dove è stata pubblicata la Circolare Inail n. 13 dell’11 giugno 2024

Potrebbe essere utile consultare Calcolo degli interessi su un una somma tra due periodi

Tassi giù dello 0,25% in Area Euro: l’ha deciso la BCE

Riduzione dei tassi di interesse della BCE: Un passo verso la stabilità economica

Oggi la presidente della BCE Christine Lagarde e il vicepresidente Luis de Guindos hanno illustrato le decisioni di politica monetaria del Consiglio direttivo.

La decisione della Banca Centrale di abbassare i tassi di interesse era nell’aria. I detentori dei mutui accettano con gioia questa decisione. Tassi giù dello 0,25% si passa da 4,5% valore di settembre 2023 al 4,25%. In pratica si torna al valore del 2 agosto 2023.

Questa misura arriva dopo un’accurata valutazione delle prospettive di inflazione, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria. L’obiettivo è moderare il grado di restrizione della politica monetaria, mantenuto stabile negli ultimi nove mesi.

Tassi di interesse e inflazione in Area Euro
Tassi di interesse e inflazione in Area Euro

Dettagli sulla decisione

Riduzione dei tassi di interesse chiave:

Questi cambiamenti entreranno in vigore il 12 giugno 2024.

Contesto economico e previsioni

Dalla riunione del settembre 2023, l’inflazione è scesa di oltre 2,5 punti percentuali, con un notevole miglioramento delle prospettive future. Anche l’inflazione di fondo si è attenuata, segnalando un indebolimento delle pressioni sui prezzi e un calo delle aspettative di inflazione su tutti gli orizzonti. Tuttavia, le pressioni interne sui prezzi rimangono forti, principalmente a causa della crescita salariale elevata.

Le proiezioni attuali per l’inflazione sono:

  • 2,5% nel 2024
  • 2,2% nel 2025
  • 1,9% nel 2026

Per l’inflazione core (al netto di energia e alimentari), le previsioni sono:

  • 2,8% nel 2024
  • 2,2% nel 2025
  • 2,0% nel 2026

La crescita economica è prevista aumentare progressivamente:

  • 0,9% nel 2024
  • 1,4% nel 2025
  • 1,6% nel 2026

Programmi di acquisto di asset e PEPP

Il Consiglio direttivo ha confermato la riduzione del portafoglio dell’Eurosistema nell’ambito del programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) di 7,5 miliardi di euro al mese nella seconda metà dell’anno. Questo sarà in linea con le modalità seguite per il programma di acquisto di asset (APP). La BCE continuerà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP fino alla fine di giugno 2024, con l’intenzione di interrompere i reinvestimenti entro la fine del 2024.

Considerazioni finali

Il Consiglio direttivo rimane fermo nel garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo di medio termine del 2%. La politica monetaria continuerà ad essere basata su dati economici aggiornati e valutata riunione per riunione. Inoltre, la BCE è pronta ad adeguare tutti i suoi strumenti per assicurare la stabilità dei prezzi e preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria.

Potrebbe essere utile consultare i dati dell’inflazione in AREA EURO

Inflazione Area Euro stabile ad aprile 2024: + 2,4%

Inflazione annuale dell’area euro è del 2,4%, stabile rispetto a marzo 2024. Lo scorso nello stesso periodo (tabella sotto)  il tasso era pari al 7,0%.

L’aumento rispetto a marzo scorso è stato dello 0,6%, lo scorso mese era dello 0,7%.

L’inflazione media attuale nell’Are Euro è del 2,5% lo scorso anno (2023) nello stesso periodo era del 7,7% alla fine del 2023 fu del 5,5%

Tabella dati inflazione Area Euro annua e mensile Gennaio 2023 – Aprile 2024

Periodi Inflazione
annua
Inflazione
mensile
Gennaio-2022 Gennaio-2023 8,6% -0,2%
Febbraio-2022 Febbraio-2023 8,5% 0,8%
Marzo-2022 Marzo-2023 6,9% 0,9%
Aprile-2022 Aprile-2023 7,0% 0,6%
Maggio-2022 Maggio-2023 6,1% 0,0%
Giugno-2022 Giugno-2023 5,5% 0,3%
Luglio-2022 Luglio-2023 5,3% -0,1%
Agosto-2022 Agosto-2023 5,2% 0,5%
Settembre-2022 Settembre-2023 4,3% 0,3%
Ottobre-2022 Ottobre-2023 2,9% 0,1%
Novembre-2022 Novembre-2023 2,4% -0,6%
Dicembre-2022 Dicembre-2023 2,9% 0,2%
Gennaio-2023 Gennaio-2024 2,8% -0,4%
Febbraio-2023 Febbraio-2024 2,6% 0,6%
Marzo-2023 Marzo-2024 2,4% 0,7%
Aprile-2023 Aprile-2024 2,4% 0,6%

Nell’UE , l’ inflazione annuale è stata del 2,6% nell’aprile 2024, stabile rispetto a marzo 2024. Un anno prima, il tasso era dell’8,1%. 

Nell’Area Euro i tassi annuali più bassi sono stati registrati in Lituania (0,4%), Danimarca (0,5%) e Finlandia (0,6%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Romania (6,2%), Belgio (4,9%) e Croazia (4,7%). Rispetto a marzo 2024, l’inflazione annua è diminuita in quindici Stati membri, è rimasta stabile in quattro ed è aumentata in otto.

Grafico inflazione Aprile 2024 paesi EU e Area Euro
Grafico inflazione Aprile 2024 paesi EU e Area Euro

Nell’aprile 2024, il contributo più elevato al tasso annuo di inflazione dell’area euro è venuto dai servizi (+1,64 punti percentuali), seguiti da cibo, alcol e tabacco (+0,55 punti percentuali), beni industriali non energetici (+0,23 punti percentuali) e energia (-0,04 punti percentuali).

Inflazione Area Euro stabile ad aprile 2024: + 2,4% 2

Per approfondimenti sul calcolo dell’inflazione media annua per l’Area Euro consulta la pagina L’inflazione media nell’Area Euro

Per estrarre le serie storiche dei  dati dell’inflazione in Area Euro e Unione Europea consulta Elabora dati inflazione per: Italia(NIC, FOI e IPCA), Area Euro, USA

 

Istat: Online le variazioni temporali del valore della moneta in Italia dal 1861 2023

L’Istat ha reso  disponibili in data 8 maggio 2024 le variazioni temporali del valore della moneta in Italia dal 1861 2023.

Logo Istat
Logo Istat (Fonte www.ISTAT.it)

I coefficienti di trasformazione dei valori monetari – disponibili soltanto a livello nazionale – sono riportati in apposite tavole, una per ogni anno.

Abbiamo reso disponibile online per tutti gli utenti, gratuitamente, uno strumento per permettere il calcolo dell’inflazione dal 1861 al 2023.

Si precisa che i coefficienti di trasformazione dei valori monetari riportati nella pubblicazione Istat e da noi utilizzati, sono calcolati e diffusi per sole finalità di analisi storica: essi non costituiscono valori ufficiali da utilizzare per le rivalutazioni monetarie a fini legali (aggiornamento canoni d’affitto, assegni familiari, trattamento di fine rapporto, ecc.) per i quali si rimanda al nostro sistema di Rivalutazione monetaria con gli indici Istat.

Inflazione Area Euro a gennaio 2024: 2,8% rispetto al 2,9% di dicembre 2023

Stima EUROSTAT sull’inflazione per Gennaio: un sospiro di sollievo per Lagarde

Con una variazione mensile negativa del -0,4% da dicembre 2023 a gennaio 2024 l’inflazione nell’Area dell’Euro fa registrare un aumento annuo uguale a 2,8% in diminuzione rispetto a dicembre scorso quando era del 2,9%.

Inflazione Area Euro a gennaio 2024: 2,8% rispetto al 2,9% di dicembre 2023 3
Inflazione annua e mensile Euro Area da Gennaio 2018 a Gennaio 2024 (stima)

Negli ultimi 5 anni(72 rilevazioni), da Gennaio 2018 a dicembre 2023, l’inflazione mensile nell’Area euro con un valore negativo si è registrato 17 volte, 10 di queste negli ultimi 3 anni (dal 2020 ad oggi). Dei valori negativi solo 2 valori sono stati superiori allo 0,4%.

Facciamo questa riflessione affinché si apprezzi questa diminuzione mensile che sicuramente ci porterà verso una diminuzione futura dell’inflazione annua da qui in avanti.

Entrando nel dettagli del dato dell’inflazione EUROSTAT sottolinea che considerando le principali componenti dell’inflazione dell’area euro, si prevede che alimentari, alcol e tabacco registreranno il tasso annuo più elevato a gennaio (5,7%, rispetto al 6,1% di dicembre), seguiti dai servizi (4,0%, stabile rispetto a dicembre), i beni industriali non energetici (2,0%, contro 2,5% a dicembre) e l’energia (-6,3%, contro -6,7% a dicembre).
Inflazione Area Euro a gennaio 2024: 2,8% rispetto al 2,9% di dicembre 2023 4

L’ultimo dato dell’inflazione AREA EURO

Il comunicato EUROSTAT

email PEC: il file DatiCertXML

Allegato DatiCertXML

Le Regole tecniche del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica certificata descrivono in maniera chiara il contenuto e l’uso del file DatiCertXML.

Nelle paragrafo 7.3 Specifiche degli allegati nelle regole tecniche (7.3 Specifiche degli allegati) vengono dettagliati tutti gli allegati alla PEC che viene trasmessa:

  • Corpo del messaggio
  • Messaggio originale: nome allegato postacert.eml
  • Dati di certificazione: nome allegato daticert.xml

Ecco una copia di un file daticert.xml

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<postacert tipo="posta-certificata" errore="nessuno">
<intestazione>
<mittente>emailchenonesistesupec@pec.it</mittente>
<destinatari tipo="certificato">destinatariofinto.legalmail.it</destinatari>
<risposte>emailchenonesistesupec@pec.it</risposte>
<oggetto>BANDO PID ANNO 2023</oggetto>
</intestazione>
<dati>
<gestore-emittente>ARUBA PEC S.p.A.</gestore-emittente>
<data zona="+0200">
<giorno>12/09/2023</giorno>
<ora>09:59:56</ora>
</data>
<identificativo>jpec88888.20211112195055.16767.53.1.1@pec.aruba.it</identificativo>
<msgid>&lt;hfskhfsdhfsdhfjkshdfsjkhd8449857934757547357@pec.it&gt;</msgid>
<ricevuta tipo="completa"/>
</dati>
</postacert>

Potrebbe interessarti sullo stesso argomento PEC: Ricevuta di Accettazione e ricevuta di consegna

Istat: come cambia il paniere dei prezzi al consumo nel 2024

L’Istituto nazionale di statistica ha pubblicato il comunicato stampa relativo agli aggiornamenti del paniere, della struttura di ponderazione e dell’indagine degli indici dei prezzi al consumo per l’anno 2024. Si tratta di un’operazione annuale che mira a rendere più accurata e rappresentativa la misura dell’inflazione, tenendo conto delle variazioni dei consumi delle famiglie, delle normative e delle classificazioni.

Istat: come cambia il paniere dei prezzi al consumo nel 2024 5

Il paniere dei prezzi al consumo è l’insieme dei beni e servizi che le famiglie acquistano abitualmente e che costituiscono la base per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale), FOI (per le famiglie di operai e impiegati) e IPCA (armonizzato a livello europeo). Nel 2024 il paniere comprende quasi 2.000 prodotti elementari, raggruppati in oltre 1.000 prodotti e circa 400 aggregati.

Novità più rilevanti del paniere 2024

Tra le novità più rilevanti del paniere 2024 vi sono l’introduzione di alcuni prodotti che riflettono le nuove abitudini di spesa delle famiglie, come:

  • l’apparecchio per deumidificazione e purificazione aria
  • la lampadina smart 
  • il pasto all you can eat
  • la piastra per capelli
  • il rasoio elettrico
  • scaldaletto elettrico 
  • corsi ricreativi e sportivi

Escono dal paniere

  • E-book reader
  • Dispositivo per il tracking delle funzioni vitali
  • Tagliacapelli elettrico
  • Regolabarba elettrico

Per questi, l’uscita dal paniere è stata determinata da criteri connessi o al calo delle spese sostenute dalle famiglie o alla ridotta rappresentatività, rispetto ad altri prodotti.

Inoltre, vi è una novità di natura metodologica che riguarda l’impiego della banca dati di IVASS per l’assicurazione r.c. auto, che permette di migliorare la stima dell’indice per questo servizio.

L’Istat acquisisce più di 157mila quotazioni al mese dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico e circa un milione e mezzo di osservazioni al mese dalla base dati delle locazioni immobiliari dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

L’Istat ha anche adeguato la modalità di calcolo dell’indice dei beni energetici, per tenere conto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti energetici delle famiglie in transizione dal mercato tutelato al mercato libero. 

Stima inflazione Italia: gennaio 2024 +0,8% rispetto a gennaio 2023

L’ISTAT ha comunicato la stima dell’inflazione per Gennaio 2024

In Italia i prezzi al consumo a gennaio 2024 (NIC) aumentano dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua, con un’accelerazione rispetto a dicembre 2023 (+0,6%)

Inflazione Italia Gennaio 2022-Gennaio 2024(stima)
Inflazione Italia Gennaio 2022-Gennaio 2024(stima)

 

Fattori di accelerazione

L’aumento dell’inflazione è dovuto principalmente alla riduzione della flessione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-21,4% da -41,6%), all’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+4,3% da +3,7%) e dei Beni alimentari non lavorati (+7,5% da +7,0%)

Fattori di decelerazione

Si attenua l’aumento dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (+2,9% da +4,2%) e dei Beni durevoli (+0,8% da +1,5%).

Inflazione di fondo

L’indice al netto degli energetici e degli alimentari freschi decelera da +3,1% a +2,8%, mentre quello al netto dei soli beni energetici da +3,4% a +3,1%.

Indice armonizzato (IPCA)

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dell’1,1% su base mensile e aumenta dello 0,9% su base annua, in aumento da +0,5% di dicembre 2023

Tabella con i dati dell’inflazione mensile ed annua da gennaio 2022 a gennaio 2024

N Periodo Var.% mese Var% anno
1 Gennaio 2024 0,3% 0,8%
1 Dicembre 2023 0,2% 0,6%
2 Novembre 2023 -0,5% 0,7%
3 Ottobre 2023 -0,2% 1,7%
4 Settembre 2023 0,2% 5,3%
5 Agosto 2023 0,3% 5,4%
6 Luglio 2023 0% 5,9%
7 Giugno 2023 0% 6,4%
8 Maggio 2023 0,3% 7,6%
9 Aprile 2023 0,4% 8,2%
10 Marzo 2023 -0,4% 7,6%
11 Febbraio 2023 0,2% 9,1%
12 Gennaio 2023 0,1% 10%
13 Dicembre 2022 0,3% 11,6%
14 Novembre 2022 0,5% 11,8%
15 Settembre 2022 8,9% 0,3%
16 Agosto 2022 0,8% 8,4%
17 Luglio 2022 0,4% 7,9%
18 Giugno 2022 1,2% 8%
19 Maggio 2022 0,8% 6,8%
20 Maggio 2022 0,8% 6,8%
21 Aprile 2022 -0,1% 6%
22 Marzo 2022 1% 6,5%
23 Febbraio 2022 0,9% 5,7%
24 Gennaio 2022 1,6% 4,8%
25 Dicembre 2021 0,4% 3,9%
26 Novembre 2021 0,6% 3,7%
27 Ottobre 2021 0,7% 3%
28 Settembre 2021 -0,2% 2,5%

Per i dettagli sull’inflazione in Italia consulta L’inflazione in Italia

Stima inflazione zona euro: 2,9% a dicembre 2023

In Area Euro l’inflazione  in aumento rispetto al 2,4% di novembre 2023

Eurostat stima che in Area Euro l’aumento mensile da novembre a dicembre 2023 sarà del +0,1% che porterà l’aumento annuo  al 2,9% rispetto  al  2,4%  di  novembre.Stima inflazione zona euro: 2,9% a dicembre 2023 6

Lo scorso mese l’aumento mensile fu negativo, -0,6% che fece crollare il dato annuale. Se il Dato verrà confermato porterà l’aumento medio annuo in Area Euro al 5,5%, lo scorso anno la media fu 8,3%. Sicuramente un bel passo in avanti in termini di discesa dei prezzi.  Si spera che questi dati facciano frenare la salita dei tassi da parte della BCE.

L’ultimo dato ufficiale Area Euro

Inflazione dicembre 2023: la stima Istat a +0,6%

Prosegue a dicembre 2023 la flessione dell’inflazione

A dicembre 2023, in Italia,  prosegue la discesa dell’inflazione. Lo comunica l’Istat nella stima dell’inflazione comunicata in data 5 gennaio 2024. L’inflazione annua scende a 0,6% con una variazione rispetto a novembre scorso dello 0,2%. Lo scorso anno l’inflazione era all’11,6%.

 

Inflazione Italia da Gennaio 2023 a Dicembre 2023
Inflazione Italia da Gennaio 2023 a Dicembre 2023

 

La stima di dicembre consente anche di definire la media per il 2023 che risulta essere 5,7% rispetto all’anno precedente, in netto calo dall’8,1% del 2022.

Come già detto in altre occasioni e come confermato dai dati ufficiali che arrivano dai mercati i prezzi degli energetici in ribasso stanno aiutando la discesa dei prezzi.

L’Istat specifica che – I prezzi nel comparto alimentare evidenziano invece un’accelerazione della crescita media annua (+9,8%, da +8,8% del 2022), nonostante l’attenuazione della loro dinamica tendenziale, evidenziata nella seconda metà dell’anno – .

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente su base tendenziale da +5,4% a +5,3%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,6% di novembre a +4,4%).

Il dato definitivo per dicembre 2023 sarà comunicato il 16 gennaio 2024. Chissa se lo vedremo ancora in discesa come successo lo scorso mese quando la stima fu ribassata.

In Italia,  l’inflazione a novembre 2023 in picchiata: + 0,7%

Discesa importante dell’inflazione in Italia, si torna a valori del 2021

Inflazione 2015 novembre 2023 ITALIA
Inflazione annua e mensile in Italia dal 2015 a novembre 2023

In Italia,  l’inflazione a novembre in picchiata a 0,7%;  torna leggermente superiore al dato  di febbraio 2021 quando era uguale a 0,6%.

Il dato scende anche al di sotto della stima Istat che aveva dato una variazione annua dello 0,8% e mensile 0,4 che era stata già comunicata dall’ISTAT

Cosa sta influenzando il dato del’inflazione?

La discesa del tasso di inflazione risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre hanno evidenziato una netta flessione. Leggendo i dati dei carburanti, che danno un trend  in leggera diminuzione, nei prossimi mesi potremmo avere ancora ulteriori discese dell’inflazione. Si pensi che il gasolio autotrazione a dicembre 2022 era quotato 1,7534 , mentre la rilevazione dell’11 dicembre 2023  si attesta a 1,7537 (elaborazione www.rivaluta.it su dati Ministero dei Trasporti)

Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione dei prezzi degli Alimentari (+5,8%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,4%). 

Calcolo dei gradi di parentela

Elenco completo dei gradi di parentela

1* grado: genitori e figli;

2° grado: nonni-nipote;

3° grado: bisnonni – pronipoti e zii – nipoti;

4° grado: cugini, prozii (fratelli dei nonni) e pronipoti (i figli dei nipoti);

5° grado: figli di cugini e cugini dei genitori;

6° grado: figli di figli di cugini e figli dei cugini dei genitori;

L’art. 77 c.c. dispone che: La legge non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto grado, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati”

ChatGPT: perchè la cultura che l’uomo è forte e la donna debole?

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 25 novembre 2023
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 25 novembre 2023
 

Chiediamo a ChatGPT, da dove arriva la cultura che l’uomo è forte e la donna debole. Ma come è possibile questa violenza dell’uomo contro  la donna?

 
Risponde ChatGPT

La percezione che l’uomo sia forte e la donna debole è radicata in molte società e culture in tutto il mondo ed è il risultato di una lunga storia di costruzione sociale, influenze culturali, tradizioni e stereotipi di genere. Questa visione non è basata su differenze intrinseche di forza o debolezza tra uomini e donne, ma piuttosto su costruzioni sociali che sono state per lungo tempo perpetuate.

Ci sono diverse ragioni dietro questa percezione:

  1. Stereotipi di Genere:** Nel corso dei secoli, sono stati creati stereotipi di genere che attribuiscono certe caratteristiche agli uomini e alle donne. L’uomo è spesso associato alla forza, alla razionalità e all’aggressività, mentre la donna è vista come debole, emotiva e dipendente. Questi stereotipi influenzano la percezione delle persone e contribuiscono a mantenere ruoli di genere tradizionali.
  2. Tradizioni Culturali:** Molti sistemi di valori culturali hanno sottolineato la differenza di ruoli tra uomini e donne. Le tradizioni spesso attribuiscono agli uomini il ruolo di provider e protettore, mentre alle donne è assegnato il ruolo di prendersi cura della famiglia e dei figli. Queste divisioni possono portare a una percezione di superiorità o inferiorità basata sul genere.
  3. Strutture di Potere Patriarcali:** In molte società, le strutture di potere sono state storicamente patriarcali, con gli uomini che detengono il controllo e l’autorità. Questo può portare a dinamiche di potere sbilanciate e alla giustificazione della violenza o del controllo da parte degli uomini nei confronti delle donne.

La violenza di genere è un fenomeno complesso che non può essere spiegato da un singolo fattore. Coinvolge dinamiche culturali, economiche, sociali e politiche. La consapevolezza di queste questioni è un passo importante per affrontare e cambiare queste percezioni e comportamenti. Molti movimenti e organizzazioni si battono per l’uguaglianza di genere e per eliminare la violenza di genere, cercando di sensibilizzare le persone, cambiare le leggi e promuovere una cultura che rispetti e valorizzi tutti, indipendentemente dal genere.


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A ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo: +1,7%

In Italia un dato così basso non si registrava da luglio 2021 quando il dato fu +1,9%

L’aumento mensile rispetto a settembre 2023 è risultata uguale a -0,2%. da sotto lineare che il dato definitivo è stato inferiore alla stima dell’inflazione per il mese di Ottobre 2023 comunicata dall’Istat il 31 ottobre scorso  che era stata uguale a -0,1% e 1,8% rispettivamente come variazione mensile e annuale.

Inflazione Italia da Gennaio 2020 a Ottobre 2023
Inflazione Italia da Gennaio 2020 a Ottobre 2023

 

Con il dato di ottobre 2023 l’inflazione media attuale in Italia per l’anno  2023 si porta al 6,7%mentre l’inflazione media degli ultimi 12 mesi da Novembre 2022 a Ottobre 2023 è del 7,5%. L’inflazione media per il 2022 (da gennaio a dicembre) fu uguale a 8,1%.

A cosa è dovuta la drastica discesa a ottobre 2023?

La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto.

Anche un ridimensionamento  dei prezzi dei beni alimentari a contribuito  far scendere l’inflazione, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%).

L’inflazione di fondo si attesta al +4,2%, più contenuta rispetto al dato dell’inflazione; a settembre era stata del 4,6%.

Inflazione annua e mensile con dettaglio degli indici Istat
Gennaio 2023 – Ottobre 2023

Periodi Inflazione annua Inflazione mensile
Gennaio-2022 Gennaio-2023 10,0% 0,1%
Febbraio-2022 Febbraio-2023 9,1% 0,2%
Marzo-2022 Marzo-2023 7,6% -0,4%
Aprile-2022 Aprile-2023 8,2% 0,4%
Maggio-2022 Maggio-2023 7,6% 0,3%
Giugno-2022 Giugno-2023 6,4% 0,0%
Luglio-2022 Luglio-2023 5,9% 0,0%
Agosto-2022 Agosto-2023 5,4% 0,3%
Settembre-2022 Settembre-2023 5,3% 0,2%
Ottobre-2022 Ottobre-2023 1,7% -0,2%

L’ultimo indice nazionale dei prezzi al consumo per le rivalutazioni monetarie (FOI), al netto dei tabacchi, utile per aggiornare canone, assegni familiari e assegno di mantenimento al coniuge, è uguale a -0,1% come variazione rispetto al mese precedente e 1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Ipotesi inflazione Italia per Novembre 2023

Novembre 2023 con un aumento mensile identico a quello ottenuto nel mese di Ottobre 2023 uguale a -0,2%, il valore dell’inflazione potrebbe essere uguale a 1% mentre con una variazione mensile uguale a 0,2% sarà del 1,3%.

La tabella completa con la previsione annuale dell’inflazione.

Il tool per prevedere l’inflazione.