L’inflazione USA dicembre 2022 rallenta:+6,5%

L’inflazione mensile rispetto a novembre scorso -0,3%

Inflazione a luglio 2022. leggera discesa ma salgono gli alimentari

Il valore annua di 6,5%, registrato a dicembre 2022 è il valore più basso dall’ottobre 2021. La media annua per il 2022 negli USA si attesta all’ 8% lo scorso anno la media fu 4,7%.

 

L’indice dei prezzi al consumo per tutti i consumatori urbani (CPI-U) è diminuito dello 0,3% a dicembre.

L’indice della benzina è stato di gran lunga il contributo maggiore alla diminuzione mensile di tutte le voci.

L’indice alimentare è aumentato dello 0,3% nel corso del mese con  l’indice del cibo da asporto in aumento dello 0,2%.

L’indice energetico è diminuito del 4,5% nel corso del mese; altri importanti indici delle componenti energetiche sono aumentati nel corso del mese.  

L’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato dello 0,3% a dicembre, dopo essere aumentato dello 0,2% a novembre scorso.

Gli indici in aumento a dicembre includono l’alloggio, gli arredi per la casa e operazioni, assicurazioni automobilistiche, attività ricreative e gli indici dell’abbigliamento.

Gli indici per auto usate e i camion e le tariffe aeree sono stati tra quelli che sono diminuiti nel corso del mese. 

L’indice di tutti gli articoli da dicembre 2021 a dicembre 2022 è aumentato del 6,5%

Quello di dicembre è stata la variazione minore di tutti da Ottobre 2021.

Tabella dati inflazione USA da Gennaio 2021 a Dicembre 2022

Periodi Inflazione annua Inflazione mensile
Gennaio-2020 Gennaio-2021 1,4% 0,4%
Febbraio-2020 Febbraio-2021 1,7% 0,5%
Marzo-2020 Marzo-2021 2,6% 0,7%
Aprile-2020 Aprile-2021 4,2% 0,8%
Maggio-2020 Maggio-2021 5,0% 0,8%
Giugno-2020 Giugno-2021 5,4% 0,9%
Luglio-2020 Luglio-2021 5,4% 0,5%
Agosto-2020 Agosto-2021 5,3% 0,2%
Settembre-2020 Settembre-2021 5,4% 0,3%
Ottobre-2020 Ottobre-2021 6,2% 0,8%
Novembre-2020 Novembre-2021 6,8% 0,5%
Dicembre-2020 Dicembre-2021 7,0% 0,3%
Gennaio-2021 Gennaio-2022 7,5% 0,8%
Febbraio-2021 Febbraio-2022 7,9% 0,9%
Marzo-2021 Marzo-2022 8,5% 1,3%
Aprile-2021 Aprile-2022 8,3% 0,6%
Maggio-2021 Maggio-2022 8,6% 1,1%
Giugno-2021 Giugno-2022 9,1% 1,4%
Luglio-2021 Luglio-2022 8,5% -0,0%
Agosto-2021 Agosto-2022 8,3% -0,0%
Settembre-2021 Settembre-2022 8,2% 0,2%
Ottobre-2021 Ottobre-2022 7,7% 0,4%
Novembre-2021 Novembre-2022 7,1% -0,1%
Dicembre-2021 Dicembre-2022 6,5% -0,3%

L’indice di tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato 5,7% negli ultimi 12 mesi. L’indice energetico è aumentato del 7,3 per cento per l’anno conclusosi dicembre, e l’indice alimentare è aumentato del 10,4% nell’ultimo anno; tutti questi aumenti sono stati inferiore rispetto al periodo di 12 mesi conclusosi a novembre.

La tabella ufficiale

La BCE alza ancora i tassi per frenare l’inflazione. Tassi al 2%

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di innalzare di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE

 

BCE Christine Lagard
BCE- Christine Lagard

La BCE aumentando sensibilmente i tassi di riferimento per la terza volta consecutiva, ha compiuto progressi considerevoli nell’abbandono dell’orientamento accomodante della politica monetaria.

Il Consiglio direttivo ha assunto oggi questa decisione e prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine.

Esso definirà l’andamento dei tassi di riferimento in futuro in base all’evolvere delle prospettive per l’inflazione e l’economia, riflettendo un approccio secondo il quale le decisioni sui tassi vengono definite di volta in volta a ogni riunione.

L’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo.

A settembre l’inflazione dell’area dell’euro ha raggiunto il 9,9%.

Negli ultimi mesi l’impennata delle quotazioni dei beni energetici e alimentari, le strozzature dell’offerta e la ripresa della domanda dopo la pandemia hanno determinato una generalizzazione delle pressioni sui prezzi e un rialzo dell’inflazione. La politica monetaria del Consiglio direttivo mira a ridurre il sostegno alla domanda e a mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento dell’inflazione attesa.

Il Consiglio direttivo ha deciso inoltre di modificare i termini e le condizioni applicati alla terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III). Durante la fase acuta della pandemia questo strumento è stato fondamentale per contrastare i rischi al ribasso per la stabilità dei prezzi. Oggi, alla luce dell’aumento inatteso ed eccezionale dell’inflazione, lo strumento deve essere ricalibrato per assicurare che sia coerente con il più ampio processo di normalizzazione della politica monetaria e rafforzi la trasmissione degli incrementi dei tassi di riferimento alle condizioni di concessione del credito bancario. Pertanto, il Consiglio direttivo ha deciso di modificare i tassi di interesse applicabili alle OMRLT-III a partire dal 23 novembre 2022 e di offrire alle banche ulteriori date per il rimborso anticipato volontario degli importi.

Infine, il Consiglio direttivo ha deciso di fissare la remunerazione delle riserve obbligatorie detenute dagli enti creditizi presso l’Eurosistema al tasso della BCE sui depositi presso la banca centrale, allo scopo di allineare maggiormente tale remunerazione alle condizioni del mercato monetario.

I dettagli delle modifiche ai termini e alle condizioni delle OMRLT-III sono descritti in un apposito comunicato stampa che sarà pubblicato alle 15.45 (ora dell’Europa centrale). Un ulteriore comunicato stampa di contenuto tecnico, che specifica le modifiche alla remunerazione delle riserve obbligatorie, sarà divulgato alle 15.45 (ora dell’Europa centrale).

Tassi di interesse di riferimento della BCE

Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 2,00%, al 2,25% e all’1,50%, con effetto dal 2 novembre 2022.

Potrebbe tornare utile 

Inflazione Area Euro a settembre 2022

Whatsapp (by META) non funziona

Oggi 25 ottobre 2022 il sistema di messaggi Whatsapp (by META) non funziona.

C’è stato un down temporaneo che sta bloccando i messaggi di  moltissimi italiani che utilizzano l’app di messaggi.Whatsapp

Il malfunzionamento iniziato questa mattina alle 9. Sono migliaia le segnalazioni su Downdetector, la piattaforma specializzata che raccoglie e comunica i problemi su vari siti e applicazioni.

Downdetector segnala problemi dalle 9 di questa mattina.

 

La FED alza i tassi di interesse: da 2,25% a 3,25%

Per contrastare l’inflazione la FED alza il tiro

Federal Reserve
Federal Reserve

Indicatori recenti indicano una crescita modesta della spesa e della produzione. 

I guadagni di posti di lavoro sono stati robusti negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. 

L’inflazione negli States rimane elevata  l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia stanno facendo salire l’inflazione.

La guerra della Russia contro l’Ucraina sta causando enormi difficoltà umane ed economiche. La guerra e gli eventi correlati stanno creando un’ulteriore pressione al rialzo sull’inflazione e stanno pesando sull’attività economica nel mondo intero.

Il Comitato FED è molto attento ai rischi di inflazione.

Il Comitato, viene precisato nel comunicato FED:

cerca di raggiungere la massima occupazione e inflazione al tasso del 2 per cento nel lungo periodo. A sostegno di questi obiettivi, il Comitato ha deciso di aumentare l’intervallo obiettivo per il tasso sui fondi federali dal 3 al 3-1/4 percento e prevede che i continui aumenti dell’intervallo obiettivo saranno appropriati. Inoltre, il Comitato continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro e titoli di debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteche di agenzie, come descritto nei Piani per la riduzione delle dimensioni del bilancio della Federal Reserve emessi a maggio. 
Il Comitato è fermamente impegnato a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.

Nel valutare l’atteggiamento appropriato della politica monetaria, il Comitato continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in entrata per le prospettive economiche. 

Il Comitato sarebbe disposto ad adeguare opportunamente l’orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi del Comitato. Le valutazioni del Comitato terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, comprese le letture sulla salute pubblica, le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni inflazionistiche e le aspettative di inflazione e gli sviluppi finanziari e internazionali.

Vsita Monetary Policy Federal Reserve official website

Il tasso BCE sale all’1,25%. Torna ai valori del 2011

Il Consiglio direttivo della BCE a deciso in data 8 settembre 2022 di aumentare di 75 punti base i tre tassi di interesse chiave.

Di conseguenza, a decorrere dal 14 settembre 2022, il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno portati rispettivamente all’1,25%, 1,50% e 0,75%.

Il tasso BCE torna al valore del 2011

Qui la tabella aggiornata

Questo importante passo, spiegano alla BCE è necessario per riportare tempestivamente l’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%.

Nel comunicato stampa la BCE precisa che il Consiglio direttivo prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per smorzare la domanda e prevenire il rischio di un persistente spostamento al rialzo delle aspettative d’inflazione.

La bce precisa:

Il Consiglio direttivo rivaluta regolarmente il proprio percorso politico alla luce delle informazioni in arrivo e dell’evoluzione delle prospettive di inflazione. Le future decisioni del Consiglio direttivo sui tassi ufficiali continueranno a dipendere dai dati e seguiranno un approccio riunione per riunione.

Il Consiglio direttivo ha preso la decisione odierna e prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse, poiché l’inflazione rimane troppo alta ed è probabile che rimanga al di sopra dell’obiettivo per un lungo periodo.

Secondo la stima lampo di Eurostat, l’inflazione in AREA EURO ha raggiunto il 9,1% ad agosto(stima).

L’impennata dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, le pressioni sulla domanda in alcuni settori a causa della riapertura dell’economia e le strozzature dell’offerta continuano a far salire l’inflazione. Le pressioni sui prezzi hanno continuato a rafforzarsi e ad ampliarsi in tutta l’economia e l’inflazione potrebbe aumentare ulteriormente nel breve termine.

Poiché gli attuali fattori trainanti dell’inflazione svaniscono nel tempo e la normalizzazione della politica monetaria si fa strada nell’economia e nella determinazione dei prezzi, l’inflazione scenderà.

Guardando al futuro, il personale della BCE ha rivisto in modo significativo le proprie proiezioni di inflazione e ora si prevede che l’inflazione dovrebbe raggiungere una media dell’8,1% nel 2022, del 5,5% nel 2023 e del 2,3% nel 2024.

Dopo un rimbalzo nella prima metà del 2022, dati recenti indicano un sostanziale rallentamento della crescita economica dell’area euro, con un’economia che dovrebbe ristagnare nel corso dell’anno e nel primo trimestre del 2023. I prezzi molto elevati dell’energia stanno riducendo il potere d’acquisto dei redditi delle persone e, sebbene le strozzature dell’offerta si stiano attenuando, continuano a limitare l’attività economica. Inoltre, la situazione geopolitica avversa, in particolare l’aggressione ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina, sta pesando sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. Questa prospettiva si riflette nelle ultime proiezioni del personale per la crescita economica, che sono state notevolmente riviste al ribasso per il resto dell’anno in corso e per tutto il 2023. Il personale ora prevede che l’economia crescerà del 3,1% nel 2022, dello 0,9% nel 2023 e dell’1,9% nel 2024.

Le vulnerabilità durature causate dalla pandemia rappresentano tuttora un rischio per la corretta trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo continuerà quindi ad applicare flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio del programma di acquisto di emergenza pandemica, nell’ottica di contrastare i rischi al meccanismo di trasmissione legati alla pandemia.


Il comunicato ufficiale BCE

L’ultimo dato dell’inflazione nell’Area Euro

Inflazione US a luglio 2022 in leggera discesa+8,5%

+8,5% l’inflazione annua negli US a Luglio 2022

Grafico dell’andamento dell’inflazione negli USA dal 2010

 

L’inflazione non sale negli USA rispetto a giugno scorso e registra un aumento del 8,5 per cento rispetto a luglio 2021.

L’indice della benzina – Gasoline (all types) – è sceso del 7,7% a luglio e ha compensato gli aumenti degli indici di cibo e alloggio. L’indice della benzina rispetto a luglio 2021 è aumentato del 44%.

L’indice energetico è sceso del 4,6 per cento rispetto a giugno 2022 e del 4,6% rispetto a luglio 2021 ma l’indice dell’elettricità è aumentato dell’1,6% rispetto allo scorso mese e del 15,2 rispetto allo scorso anno.

L’indice riferito al cibo ha continuato la sua salita, aumentando dell’1,1% rispetto a giugno 2022 e del 10,9% rispetto ad un anno fa.

L’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato dello 0,3% a luglio, un aumento minore rispetto ad aprile,
maggio e giugno. Gli indici per ricovero, cure mediche, assicurazioni autoveicoli, arredi per la casa e operazioni, nuovi veicoli e attività ricreative sono stati tra quelli che sono aumentati nel corso del mese.

Gli indici in calo a luglio sono quelli relativi a tariffe aeree, auto usate e camion, comunicazione e abbigliamento.

Di seguito la tabella con i dettagli per gruppo e prodotto delle variazioni percentuali pubblicata da BLS.gov

Consumer Price Index for All Urban Consumers (CPI-U): U. S. city average, by expenditure category

Table 1. Consumer Price Index for All Urban Consumers (CPI-U): U.S. city average, by expenditure category, July 2022
Expenditure category Relative Unadjusted indexes Unadjusted percent change Seasonally adjusted percent change
importance
Jun.
2022 Jul. Jun. Jul. Jul. Jun. Apr. May Jun.
  2021 2022 2022 2021- 2022- 2022- 2022- 2022-
        Jul. Jul. May Jun. Jul.
        2022 2022 2022 2022 2022
All items 100.000 273.003 296.311 296.276 8.5 0.0 1.0 1.3 0.0
Food 13.372 278.127 305.041 308.532 10.9 1.1 1.2 1.0 1.1
Food at home 8.295 259.022 288.884 292.972 13.1 1.4 1.4 1.0 1.3
Cereals and bakery products 1.064 289.533 326.378 332.968 15.0 2.0 1.5 2.1 1.8
Meats, poultry, fish, and eggs 1.887 286.994 316.110 318.141 10.9 0.6 1.1 -0.4 0.5
Dairy and related products 0.785 231.233 261.255 265.638 14.9 1.7 2.9 1.7 1.7
Fruits and vegetables 1.402 312.875 340.594 341.839 9.3 0.4 0.6 0.7 0.5
Nonalcoholic beverages and beverage materials 0.945 180.136 200.876 204.944 13.8 2.0 1.7 0.8 2.3
Other food at home 2.212 222.116 252.015 257.295 15.8 2.1 1.6 1.8 1.8
Food away from home(1) 5.077 308.023 329.033 331.342 7.6 0.7 0.7 0.9 0.7
 
Energy 9.200 244.800 340.917 325.407 32.9 -4.5 3.9 7.5 -4.6
Energy commodities 5.598 280.040 439.256 405.676 44.9 -7.6 4.5 10.4 -7.6
Fuel oil(1) 0.186 282.484 557.440 495.910 75.6 -11.0 16.9 -1.2 -11.0
Motor fuel 5.337 276.650 432.585 399.682 44.5 -7.6 4.1 11.0 -7.6
Gasoline (all types) 5.227 275.656 430.142 396.952 44.0 -7.7 4.1 11.2 -7.7
Energy services 3.602 221.196 262.048 262.731 18.8 0.3 3.0 3.5 0.1
Electricity 2.609 227.672 257.557 262.347 15.2 1.9 1.3 1.7 1.6
Utility (piped) gas service 0.993 198.207 269.278 258.666 30.5 -3.9 8.0 8.2 -3.6
 
All items less food and energy 77.428 279.146 294.680 295.646 5.9 0.3 0.6 0.7 0.3
Commodities less food and energy commodities 21.122 155.873 166.403 166.746 7.0 0.2 0.7 0.8 0.2
Apparel 2.419 119.078 126.619 125.188 5.1 -1.1 0.7 0.8 -0.1
New vehicles 3.999 157.203 172.546 173.618 10.4 0.6 1.0 0.7 0.6
Used cars and trucks 4.008 200.425 212.980 213.683 6.6 0.3 1.8 1.6 -0.4
Medical care commodities(1) 1.465 376.323 387.787 390.077 3.7 0.6 0.3 0.4 0.6
Alcoholic beverages 0.862 263.226 273.537 274.344 4.2 0.3 0.5 0.4 0.5
Tobacco and smoking products(1) 0.510 1,253.276 1,346.046 1,349.636 7.7 0.3 0.9 0.6 0.3
Services less energy services 56.306 355.375 373.664 375.060 5.5 0.4 0.6 0.7 0.4
Shelter 32.065 335.812 352.967 354.935 5.7 0.6 0.6 0.6 0.5
Rent of primary residence 7.195 348.469 367.927 370.448 6.3 0.7 0.6 0.8 0.7
Owners’ equivalent rent of residences(2) 23.502 343.293 361.018 363.311 5.8 0.6 0.6 0.7 0.6
Medical care services 6.772 571.934 598.035 601.056 5.1 0.5 0.4 0.7 0.4
Physicians’ services(1) 1.797 408.445 410.729 411.846 0.8 0.3 -0.1 0.1 0.3
Hospital services(3) 2.117 363.254 375.318 377.415 3.9 0.6 0.5 0.3 0.5
Transportation services 5.900 332.917 365.178 363.389 9.2 -0.5 1.3 2.1 -0.5
Motor vehicle maintenance and repair(1) 1.023 318.031 340.058 343.678 8.1 1.1 0.5 2.0 1.1
Motor vehicle insurance 2.384 567.463 603.932 609.585 7.4 0.9 0.5 1.9 1.3
Airline fares 0.745 243.613 344.101 311.205 27.7 -9.6 12.6 -1.8 -7.8

Excel: come aggiungere ore ad una cella in formato data-ora

Come si aggiungono le ore ad una cella di un foglio Excel in formato data-ora?

La necessità è quella di aggiungere 2 ore alla cella del nostro file Excel che contiene 17/05/2022 02:04:00.

Excel: somma ore alla cella in formato data/ore
Excel: somma ore alla cella in formato data/ore

Soluzione 1: Utilizzare una Formula

Questa procedura ti permetterà di aggiungere facilmente ore a una data-ora in Excel. Assicurati di adattare i riferimenti delle celle e i valori delle ore in base alle tue esigenze specifiche.

  1. Posizionati con il mouse nella cella successiva a quella che contiene la data che desideri modificare. Se hai bisogno di aggiungere una colonna vuota, premi ctrl + per inserire una nuova colonna;
  2. Supponiamo che l’indirizzo della cella con la data sia A1. Nella colonna accanto  a questa cella,  inserisci: =A1 + 2/24. Questa formula aggiungerà 2 ore alla data presente in A1
  3. Assicurati che il formato della cella sia impostato correttamente per visualizzare la data e l’ora nel formato desiderato (gg/mm/aaaa hh:mm). Per farlo, fai clic con il tasto destro sulla cella, seleziona “Formato celle…” e scegli il formato desiderato.

  4. Dopo aver applicato il formato corretto, la cella conterrà la data e l’ora aggiornate di 2 ore: 17/05/2022 04:04:00.

    Come applicare il formato ad una cella con Excel
    Come applicare il formato ad una cella con Excel
Excel somma ore alla cella risultato
Excel somma ore alla cella (risultato)

Soluzione 2

Abbiamo la necessità di aggiungere 2 ore a una data e ora in formato Excel. Per farlo possiamo  utilizzare la funzione ORARIO.

Supponiamo che il nostro valore sia nella cella A1. In una cella vuota, digitiamo la seguente formula:

=A1 + ORARIO(2;0;0)

Premere Invio per calcolare il risultato. 

La formula aggiungerà 2 ore, zero minuti e zero secondi alla data e all’ora presenti nella cella A1. Il risultato verrà visualizzato nel formato data e ora.

La sintassi della funzione ORARIO(ora; minuto; secondo)

Informazioni ufficiali sulla funzione ORARIO sul sito Microsoft

Potrebbe essere utile consultare Aggiungere o sottrarre tempo in Excel dal sito Microsoft

Inflazione Giugno 2002: record con +8,0%

La stima Istat sul dato dell’inflazione per Giugno 2022 con il valore record di 8,0% in un anno e 1,2% mensile ora fa paura.

Se verrà confermato questo dato l’8% è il più alto mai registrato da Febbraio 1986 e il suo valore fu 7,3%.

Partendo dall’ultimo dato in archivio il primo valore annuale maggiore di 8% è stato registrato nel periodo Gennaio-1985 Gennaio-1986 e il suo valore fu 8,2%.

Dall’anno 1986 sono trascorsi 36 anni .

L’avevamo già previsto nel nostro articolo Quale sarà il dato dell’inflazione in Italia a Giugno 2022? che l’aumento nel mese di giugno 2022 poteva essere da record.

Da ricordare che l’ultimo dato ufficiale è uguale a 6,8% ed è relativo a Maggio 2022.

Qui di seguito la tabella con gli ultimi 13 dati relativi alla variazione dell’inflazione annua e mensile in Italia.

NPeriodoVar.% meseVar% anno
1Giugno 2022 (STIMA Istat)1,2%8,0%
2Maggio 20220,8%6,8%
3Aprile 2022-0,1%6%
4Marzo 20221%6,5%
5Febbraio 20220,9%5,7%
6Gennaio 20221,6%4,8%
7Dicembre 20210,4%3,9%
8Novembre 20210,6%3,7%
9Ottobre 20210,7%3%
10Settembre 2021-0,2%2,5%
11Agosto 20210,4%2%
12Luglio 20210,5%1,9%
13Giugno 20210,1%1,3%

Qual è la causa di questo aumento esagerato dell’inflazione a giugno?

L’Istat precisa nel comunicato che in un quadro di diffuse tensioni inflazionistiche, l’ulteriore accelerazione della crescita su base tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +42,6% di maggio a +48,7%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +32,9% a +39,9%; i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +64,3%), e dall’altra a quelli dei Beni alimentari, sia lavorati (da +6,6% a +8,2%) sia non lavorati (da +7,9% a +9,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,4% a +5,0%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +7,2%).

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La serie storica delle medie mensili della benzina

La serie storica delle medie mensili del GPL

La serie storica delle medie mensili del gasolio autotrazione

Consigliamo l’utilizzo di questa utility per prevedere quale potrà essere il dato dell’inflazione per luglio 2022 se verrà confermato questo terribile trend al rialzo dell’inflazione.

Nell’ipotesi in cui dovesse essere confermato il valore di un aumento mensile uguale all’ 1,2%, a Luglio 2022 avremo un’inflazione annua uguale a 8,8% e ipotizzando che questo aumento caratterizzerà anche i mesi successivi toccheremo a dicembre 2022 il valore di 13,4% con una media annua dell’ 8,8%.

Inflazione Giugno 2002: record con +8,0% 1
Previsione dell’inflazione in Italia fino a dicembre 2022 prevedendo un aumento mensile uguale a 1,2%

Excel: uso delle funzioni SE e CONTA.SE

Come utilizzo le funzioni SE e CONTA.SE su Excel?

In questo articolo impareremo l’utilizzo delle funzioni Excel SEe CONTA.SE per la risoluzione di un caso concreto.

Un caso concreto da risolvere

L’ufficio Ministeriale ha necessità di gestire i contributi richiesti per l’incentivo all’acquisto delle auto elettriche da parte delle imprese.

Le regola dettate dal Bando sono:

a

  1. finanziare solo le imprese con un reddito minore di 100.000,00 Euro
  2. concedere all’impresa con reddito minore di 100000,00 Euro un importo massimo del 38% della fattura inviata per un massimo di 15000,00 Euro.

L’impiegato del Ministero tramite Excel desidera:

  1. contare il numero delle imprese che hanno presentato domanda con un reddito minore di 100.000,00 Euro;
  2. calcolare la percentuale del 38% sulla fattura e concedere il contributo per un importo massimo di 15000,00 EURO solo se il fatturato è maggiore di 100.000,00 Euro;
  3. altra accortezza è quella di assegnare un contributo per un massimo di 15000,00 Euro;
  4. per ultimo sommare gli importi concessi alle imprese  con reddito minore di 100.000,00 Euro;

Di seguito la tabella completa con le domande ricevute ed i calcoli effettuati tramite le formule SE e CONTA.SE

Spiegazione delle formule inserire in tabella

I dati caricati dall’impiegato sono quelli relativi alle colonne DENOMINAZIONE e Fatturato in tutte le altre colonne il contenuto e calcolato dalle formule.

La  colonna flag. In questa colonna comparirà S se l’importo del fatturato sarà minore di 100000,00 e N se sarà maggiore o uguale.

Utilizzo della funzione SE

La formula per effettuare questo controllo sarà =SE(C4<100000;"S";"N"). In parole povere ci stiamo chiedendo SE il contenuto della cella C4 (Fatturato) è minore di 100000,00 sarà uguale a S altrimenti N.

Nel nostro caso specifico la cella è uguale a S (ammesso) perché il fatturato è uguale a 84219,00.

Utilizzo della funzione CONTA.SE

Per contare le imprese che hanno ottenuto il contributo basterà contare tutte le celle della colonna flag con all’interno S.

Qui impareremo l’utilizzo della funzione CONTA.SE

Per contare le imprese ammesse utilizziamo la formula CONTA.SE in questo modo: =CONTA.SE(A4:A24;"S"). Il risultato nel nostro caso specifico sarà uguale a 14.

Ora passiamo alla soluzione di altre problematiche.

Nella colonna 38% della fattura viene calcolato il 38% della colonna Importo Fattura con la seguente formula =+D4*38%. Prendendo come riferimento la prima riga della tabella, il contenuto della cella sarà in E4

Ora la parte più interessante è quella utilizzata per calcolare il Contributo ammesso. Qui utilizzeremo un innesto di SE.

Ecco la formula =SE(C4<100000;SE(E4>15000;15000;E4);0)

Cosa significa?

Se il fatturato è minore di 100000,00 controllo se il 38% della fattura(E4) è maggiore di 15000,00 e se fosse vera questa condizione concediamo il contributo.

Ma quanto sarà l’importo del contributo?

Per questo abbiamo necessità di effettuare un altro controllo (innesto della formula SE) perchè il Bando recitava: per un massimo di 15000,00 Euro.

Se il 38% della fattura (cella E4) è maggiore di 15000,00 Euro verrà concesso 15000,00 in caso contrario sarà il contenuto della colonna 38% della fattura e quindi il contenuto della cella E4.

Nel nostro esempio nella prima riga si noterà che il contributo concesso è pari a 15000,00 Euro perché il 38% della fattura è maggiore di 15000,00 (16.362,80 Euro).

L’ultimo utilizzo della formula SE viene fatta nella colonna Progressivo ammesso dove vengono sommati progressivamente solo i contributi Ammessi. La formula per ottenere questo conteggio sarà =SE(A5="S";+G4+F5;G4+0)

In pratica SE il flag è uguale a S si somma il Contributo ammesso al parziale precedente nella colonna Progressivo ammesso altrimenti sommo zero.

La Tabella Excel con i dati

Tabella excel esempio SE e CONTA.SE

Download file Excel con tutte le formule utilizzate

Consigliamo di consultare la pagina Google Sheet dedicata alle stesse funzioni. Troverai video ed esempi chiari ed esaustivi per migliorare la tua conoscenza sull’uso delle funzioni CONTA.SE e CONTA.PIÙ.SE oppure la funzione di database DB.CONTA.NUMERI o DB.CONTA.VALORI.

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Inflazione Italia a maggio 2022 +6,8% su base annua

Rispetto alla stima di maggio, l’ISTAT rivede il dato dell’inflazione: si passa dal 6,9% al 6,8% relativamente al dato annuo e da 0,9% a 0,8% per il dato mensile.

L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, dopo il rallentamento di aprile, si deve in particolare all’aumento dei Beni energetici, dei Beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto dei Beni alimentari lavorati (da +5,0% a +6,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,4% a +3,2% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,9% a +3,6%.

Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +8,7% a +9,7%) sia quelli dei servizi (da +2,1% a +3,1%); rimane stabile, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (-6,6 punti percentuali come ad aprile).

Di seguito la tabella con le variazioni mensili e annue da maggio 2021 a maggio 2022

NPeriodoVar.% meseVar% anno
1Maggio 20220,8%6,8%
2Aprile 2022-0,1%6%
3Marzo 20221%6,5%
4Febbraio 20220,9%5,7%
5Gennaio 20221,6%4,8%
6Dicembre 20210,4%3,9%
7Novembre 20210,6%3,7%
8Ottobre 20210,7%3%
9Settembre 2021-0,2%2,5%
10Agosto 20210,4%2%
11Luglio 20210,5%1,9%
12Giugno 20210,1%1,3%
13Maggio 20210%1,3%
Variazioni mensili e annuali inflazione Italia da maggio 2021 a maggio 2022

L’ultimo indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, utile per aggiornare canone, assegni familiari e assegno di mantenimento al coniuge, registra una variazione tendenziale su base mensile uguale a 0,8% e 6,8% su base annua.

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Il futuro dell’inflazione in EUROPA secondo la BCE

La BCE precoccupata per l’aumento dell’inflazione nell’Area Euro.

Il comunicato della BCE del 9 giugno 2022 ha fatto chiarezza relativamente all’alto valore dell’inflazione in EUROPA.

“L’inflazione elevata è una sfida importante per tutti noi. Il Consiglio direttivo farà in modo che l’inflazione torni all’obiettivo del 2% nel medio termine.”

Dati Inflazione AREA EURO da aprile 2021 ad aprile 2022

PeriodoVar%
Aprile-2020 Aprile-20211,6
Maggio-2020 Maggio-20212
Giugno-2020 Giugno-20211,9
Luglio-2020 Luglio-20212,2
Agosto-2020 Agosto-20212,9
Settembre-2020 Settembre-20213,3
Ottobre-2020 Ottobre-20214
Novembre-2020 Novembre-20214,9
Dicembre-2020 Dicembre-20214,9
Gennaio-2021 Gennaio-20225,1
Febbraio-2021 Febbraio-20225,9
Marzo-2021 Marzo-20227,4
Aprile-2021 Aprile-20227,5
Inflazione AREA EURO: ultime 13 rilevazioni
 

Il grafico dell’inflazione annua nell’Area Euro da gennaio 1999 ad aprile 2022

Si noti dal grafico il crescere dell’inflazione da Aprile 2021. Si passa in un anno da 1,6% a 7,5%

A maggio 2022 l’inflazione è nuovamente aumentata in modo significativo, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, anche a causa dell’impatto della guerra.

Ma le pressioni inflazionistiche si sono ampliate e intensificate, con i prezzi di molti beni e servizi in forte aumento.

Quali sono le proiezioni dell’inflazione per il prossimo futuro?

Il personale dell’Eurosistema ha rivisto in modo significativo le proprie proiezioni di inflazione di base.

Queste proiezioni indicano che l’inflazione rimarrà indesideratamente elevata per qualche tempo. Tuttavia, la moderazione dei costi energetici, l’allentamento delle interruzioni dell’approvvigionamento legate alla pandemia e la normalizzazione della politica monetaria dovrebbero portare a un calo dell’inflazione. 

Le nuove proiezioni del personale prevedono un’inflazione annua al 6,8% nel 2022, prima che scenda al 3,5% nel 2023 e al 2,1% nel 2024, un valore superiore a quello delle proiezioni di marzo. 

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Stima record dell’inflazione a maggio 2022

La stima inflazione annua a maggio 2022 è del  6,9%

Un valore così alto dell’inflazione non si registrava dal 1986

L’inflazione a maggio 2022 (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività , al lordo dei tabacchi), registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 6,9% su base annua (da +6,0% del mese precedente).

La spesa nel carrello della spesa a Maggio 2022 sarà più caro
La spesa nel carrello della spesa a Maggio 2022 sarà più caro

La stima dell’inflazione per Aprile 2022 comunicata dall’Istat fu del 0,2% e 6,2% rispettivamente come variazione mensile e annuale.

Se la stima del 6,9% di Maggio 2022 dovesse essere confermata dall’ISTAT  sarebbe il valore più alto mai registrato da da Aprile 1986. Ad Aprile 1986 l’inflazione fu del 6,4%. Dal1986 sono trascorsi 36 anni. Di seguito la tabella con gli ultimi dati ufficiali dell’inflazione in Italia.

N Periodo Var.% mese Var% anno
1 Aprile 2022 -0,1% 6%
2 Marzo 2022 1% 6,5%
3 Febbraio 2022 0,9% 5,7%
4 Gennaio 2022 1,6% 4,8%
5 Dicembre 2021 0,4% 3,9%
6 Novembre 2021 0,6% 3,7%
7 Ottobre 2021 0,7% 3%
8 Settembre 2021 -0,2% 2,5%
9 Agosto 2021 0,4% 2%
10 Luglio 2021 0,5% 1,9%
11 Giugno 2021 0,1% 1,3%
12 Maggio 2021 0% 1,3%
13 Aprile 2021 0,4% 1,1%

 


L’ISTAT precisa che l’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, dopo il rallentamento di aprile scorso, si deve ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,2%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,4%; la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati è stabile a +64,3%), dei Beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto dei Beni alimentari lavorati (da +5,0% a +6,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%).

Pertanto, l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,4% a +3,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,9% a +3,7%.

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L’inflazione in leggera flessione ad aprile 2022

L’inflazione ad Aprile 2022 registra una diminuzione del -0,1% rispetto a marzo scorso e +6,0% come variazione annuale.

Tabella con le ultime 13 variazione annue dell’inflazione in Italia

N Periodo Var.% mese Var% anno
1 Aprile 2022 -0,1% 6%
2 Marzo 2022 1% 6,5%
3 Febbraio 2022 0,9% 5,7%
4 Gennaio 2022 1,6% 4,8%
5 Dicembre 2021 0,4% 3,9%
6 Novembre 2021 0,6% 3,7%
7 Ottobre 2021 0,7% 3%
8 Settembre 2021 -0,2% 2,5%
9 Agosto 2021 0,4% 2%
10 Luglio 2021 0,5% 1,9%
11 Giugno 2021 0,1% 1,3%
12 Maggio 2021 0% 1,3%
13 Aprile 2021 0,4% 1,1%

Perché scende l’inflazione ad aprile?

Il rallentamento dell’inflazione si deve ai prezzi degli Energetici (la cui crescita passa da +50,9% di marzo a +39,5%) , come precisa l’Istat la diminuzione è imputabile sia alla componente regolamentata (da +94,6% a +64,3%) sia a quella non regolamentata (da +36,4% a +29,8%).

Decelerano anche i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +2,4%).

Cosa aumenta?

Aumento per  i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,0% a +5,1%), quelli dei Beni alimentari lavorati (da +3,9% a +5,0%), quelli dei Beni durevoli (da +1,6% a +2,2%) e dei Beni non durevoli (da +1,3% a +1,9%).

L’inflazione di fondo

Al  netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,9% a +2,4% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,5% a +2,9%.

Su base annua rallentano i prezzi dei beni (da +9,8% a +8,7%), mentre accelerano quelli dei servizi (da +1,8% a +2,1%); si riduce quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,0 punti percentuali di marzo a -6,6).

Decelerano anche i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +2,4%).

L’ultimo indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, utile per aggiornare canone, assegni familiari e assegno di mantenimento al coniuge, registra una variazione tendenziale su base mensile uguale a -0,2% e 5,8% su base annua.

Raccolta degli indici ISTAT FOI,NIC e IPCA pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale

Leggera frenata dell’inflazione US ad aprile 2022:+8,3%

Inflazione US + 0,3% ad aprile  dopo l’aumento dell’1,2% di marzo e +8,3% in un anno.

Negli ultimi 12 mesi, l’indice di tutti gli articoli è aumentato dell’8,3% prima della destagionalizzazione.


Gli aumenti degli indici per alloggi, cibo, tariffe aeree e nuovi veicoli hanno contribuito in misura maggiore.

L’indice alimentare è aumentato dello 0,9 per cento nel corso del mese. L’indice energetico è sceso ad aprile dopo essere cresciuto negli ultimi mesi.

L’indice per la benzina è sceso del 6,1 per cento nel mese, compensando gli incrementi degli indici del gas naturale e
elettricità.
L’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato dello 0,6% ad aprile dopo un aumento dello 0,3% in
Marzo. Insieme agli indici per i rifugi, le tariffe aeree e i nuovi veicoli, gli indici per le cure mediche,
la ricreazione, l’arredamento e le operazioni per la casa sono tutti aumentati in aprile. Gli indici per l’abbigliamento, comunicazione e auto e camion usati sono diminuiti nel corso del mese.

La FED alza i tassi per frenare l’inflazione

Aumento dei tassi negli US

La Federal Reserve alza i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, portando il costo del denaro dal precedente 0,25-0,50% a 0,75% -l’1% 

Nel comunicato la FED comunica che sebbene i guadagni di posti di lavoro siano stati robusti negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione è diminuito notevolmente l’inflazione rimane elevata, riflettendo gli squilibri di domanda e offerta legati alla pandemia, l’aumento dei prezzi dell’energia e le più ampie pressioni sui prezzi.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta causando enormi difficoltà umane ed economiche.

Le implicazioni per l’economia statunitense sono molto incerte. L’invasione e gli eventi correlati stanno creando un’ulteriore pressione al rialzo sull’inflazione e rischiano di pesare sull’attività economica. 

Inoltre, è probabile che i blocchi legati al COVID in Cina aggraveranno le interruzioni della catena di approvvigionamento. I

Il comunicato FED conclude con – Il Comitato è molto attento ai rischi di inflazione

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