BCE: TASSI GIU' DELLO 0,75% TRICHET: CRESCITA A RISCHIO

 La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di 75 punti base, portandoli dal 3,25% al 2,50%, ossia al minimo da maggio 2006.

4 dicembre 2008

Lo ha deciso oggi il Consiglio direttivo dell'istituto centrale a Francoforte.

La manovra e' stata piu' ampia rispetto al taglio dello 0,50% atteso dalla maggior parte degli economisti. Il tasso sui depositi scende quindi dal 2,0% e quello marginale dal 3,0%.

TRICHET: IL PIU' GRANDE TAGLIO TASSI DI SEMPRE
''Il piu' grande taglio di sempre'': cosi' il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha commentato in conferenza stampa la decisione di tagliare i tassi di tre quarti di punto. ''Una cosa mai fatta'', ha detto, sottolineando le ''circostanze eccezionali''


''Il livello di incertezza in questa fase resta eccezionalmente elevato'', ha detto ancora Trichet, spiegando che ci sono ''rischi di una ulteriore contrazione dell'attivita' economica'' in Eurolandia. La Bce - ha aggiunto - si aspetta un ulteriore calo dell'inflazione di Eurolandia nei prossimi mesi; ''le aspettative sull'inflazione restano ben ancorate''.

Trichet sottolinea come in questa fase di grave crisi ''esiste un margine di manovra per le politiche di bilancio'' dei paesi europei. Ma al contempo - ha ammonito - ''e' essenziale mantenere la disciplina e una prospettiva di medio termine''. ''E' estremamente importante - ha aggiunto - salvaguardare la fiducia dell'opinione pubblica sulla solidita' delle politiche di bilancio'', attenendosi al Patto di stabilita' e di crescita dell'Ue e non andando oltre la flessibilita' concessa.


''Su gennaio non dico nulla'', ha concluso il presidente della Bce rispondendo a chi gli chiedeva se fosse previsto un altro taglio dei tassi il prossimo mese. Trichet ha comunque assicurato come la Bce ''vigila attentamente sulla situazione dei mercati e dell'economia e, se necessario, e' sempre pronta ad intervenire''.

EUROLANDIA: PIL IN CALO
Il Pil della zona dell'euro nel terzo trimestre dell'anno è diminuito dello 0,2%, così come nel secondo. La conferma della recessione tecnica, dopo la stima flash resa nota il 14 novembre scorso, arriva oggi dalle nuove stime di Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, che conferma un calo dello 0,2% anche nell'Ue-27 dopo la crescita zero del secondo trimestre.

Su base annua invece, quindi rispetto al terzo trimestre 2007, il Pil corretto secondo le variazioni stagionali nel terzo trimestre ha registrato una crescita dello 0,6% nella zona dell'euro e dello 0,8% nell'Ue-27, rispettivamente contro un +1,4% ed un +1,7% del secondo trimestre. Rispetto al trimestre precedente, nel terzo trimestre 2008 segnano un meno 0,5% Italia, Germania e Gran Bretagna.

Per l'Italia Eurostat indica un meno 0,9% anche nel rapporto con il terzo trimestre dell'anno precedente. Nel terzo trimestre dell'anno, le spese per i consumi delle famiglie sono rimaste stabili nella zona dell'euro mentre sono aumentate dello 0,1% nell'Ue (rispettivamente dopo un -0,2% e un -0,1% del trimestre precedente). Gli investimenti sono calati dello 0,6% nella zona dell'euro e dello 0,8% nell'Ue (dopo un -0,9% e un -1,0%). Le esportazioni sono cresciute dello 0,4% nella zona dell'euro e dello 0,3% nell'Ue-27 (dopo -0,1% nelle due zone). Le importazioni hanno visto invece un aumento dell'1,7% nella zona euro e dell'1,3% nell'Ue-27 (dopo -0,4% in entrambe le zone).

Negli Usa il Pil, sottolinea ancora Eurostat, è diminuito dello 0,1% nel terzo trimestre 2008, dopo +0,7% del secondo trimestre. In Giappone c'é stato invece un aumento dello 0,1% dopo un -0,9% del trimestre precedente.

TREMONTI: ITALIA FORTE, NON FINIRA' COME L'ARGENTINA
ROMA - ''Sono convinto che alla fine della crisi, l'Argentina saranno gli altri. L'Italia ha in se' elementi di grandissima forza''. E' quanto dichiarato dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso della registrazione della trasmissione 'Porta a Porta', rispondendo ad una domanda sulla situazione del debito pubblico italiano.