È possibile rivalutare retroattivamente un canone?

Rivalutazione retroattiva di un canone

Se hai un contratto di locazione in essere da molti anni e ti stai chiedendo se sia possibile rivalutare retroattivamente il canone sulla base degli indici ISTAT, la risposta è sì, ma con alcune importanti limitazioni e condizioni da tenere in considerazione.

Scopriamo insieme come rivalutare retroattivamente un canone d'affitto

Normativa di riferimento

I contratti di locazione a canone concordato, regolati dall’articolo 2, comma 3, della legge 431/1998, prevedono spesso l’aggiornamento del canone in base alla variazione degli indici ISTAT, entro un limite massimo generalmente fissato al 75% della variazione. Questo aggiornamento, nella maggior parte dei casi, avviene automaticamente, senza necessità che il locatore invii una comunicazione scritta al conduttore. Tuttavia, è fondamentale verificare quanto stabilito dall'accordo territoriale di riferimento e dal contratto stesso.

Aggiornamento retroattivo

Se negli anni non hai richiesto l’adeguamento del canone, potresti chiedere gli arretrati sulla base dell’aggiornamento ISTAT. A differenza dei contratti precedenti alla legge 431/1998, per i quali la richiesta scritta annuale era obbligatoria, nei contratti regolati dalla nuova normativa l’adeguamento non richiede una comunicazione formale, salvo diverse indicazioni nel contratto o nell’accordo locale. Scopri come calcolare gli arretrati per un canone mai pagato

Limiti agli arretrati: la prescrizione

Sebbene tu abbia diritto agli arretrati, la legge stabilisce un limite temporale per la loro richiesta. Ai sensi dell’articolo 2948 del Codice Civile, i crediti derivanti dai canoni di locazione si prescrivono in 5 anni. Questo significa che puoi richiedere gli aggiornamenti ISTAT solo per i 5 anni precedenti alla data in cui effettui la richiesta. Eventuali arretrati più vecchi non saranno esigibili.

Cosa fare per rivalutare il canone

Ecco i passi da seguire per procedere alla rivalutazione retroattiva del canone:

  1. Controlla il contratto: Verifica che il contratto preveda l’adeguamento ISTAT e che non siano richieste comunicazioni annuali.
  2. Consulta l’accordo territoriale: Gli aggiornamenti seguono le regole definite negli accordi locali. Assicurati che il tuo contratto rientri in questa categoria.
  3. Calcola gli arretrati: Utilizza le variazioni ISTAT degli anni passati per calcolare l’aggiornamento annuale del canone. Ricorda di considerare il limite del 75% della variazione.
  4. Comunica con il conduttore: Invia una comunicazione formale per informare il conduttore della rivalutazione e degli arretrati. La comunicazione deve essere chiara e motivata.
  5. Valuta una trattativa: Se il conduttore non accetta gli arretrati o si oppone, considera la possibilità di una negoziazione per evitare contenziosi.

In definitiva

La rivalutazione retroattiva di un canone è possibile, ma con alcune limitazioni. È importante agire entro i termini di prescrizione e seguire le regole previste dal contratto e dall’accordo territoriale.

 

Puoi aggiornare con questa utilità il tuo canone