A luglio 2021 la stima ISTAT dell’inflazione in Italia registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,8% su base annua (da +1,3% del mese precedente).
L’aumento dei prezzi si deve prevalentemente a quella dei prezzi dei Beni energetici che passano da +14,1% di giugno a +16,9% e in particolare a quelli della componente regolamentata che registrano a luglio un’impennata della crescita da +16,9% a +29,0%, mentre i prezzi della componente non regolamentata rallentano da +12,8% a +11,2%.
Contribuiscono all’aumento anche se in misura minore, i prezzi degli Alimentari lavorati (che invertono la tendenza da -0,4% a +0,4%), quelli degli Alimentari non lavorati (che riducono la flessione da -1,1% a -0,2%), la lieve accelerazione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,0% a +1,3%) e la minore flessione di quelli dei Servizi relativi ai
trasporti (da -1,4% a -0,2%).
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione dell’1,1% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e un aumento dello 0,9% su base annua (da +1,3% di giugno). Qui sotto il grafico IPCA.
L’Inflazione corrente in Italia
Il comunicato ISTAT