ISTAT – Stima prezzi al consumo settembre 2016

Nel mese di settembre 2016, secondo le stime preliminari dell’ISTAT comunicate in data 30 settembre 2016, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,1% rispetto a settembre 2015 (era -0,1% ad agosto).

Dopo sette mesi consecutivi di diminuzioni tendenziali, i prezzi al consumo tornano a crescere seppur di poco.

Tabella inflazione annua Gennaio 2016 – Agosto 2016

N Periodi Inflazione
annua
Inflazione
mensile
Inflazione Media
Valore parziale
Indice Dal Indice Al
1 Gennaio-2015 Gennaio-2016 0.3% -0.2% 0.3% 106.8 99.6
2 Febbraio-2015 Febbraio-2016 -0.3% -0.2% -0.0% 107.2 99.4
3 Marzo-2015 Marzo-2016 -0.2% 0.2% -0.1% 107.3 99.6
4 Aprile-2015 Aprile-2016 -0.5% -0.1% -0.2% 107.5 99.5
5 Maggio-2015 Maggio-2016 -0.3% 0.3% -0.2% 107.6 99.8
6 Giugno-2015 Giugno-2016 -0.4% 0.1% -0.2% 107.8 99.9
7 Luglio-2015 Luglio-2016 -0.1% 0.2% -0.2% 107.7 100.1
8 Agosto-2015 Agosto-2016 -0.1% 0.2% -0.2% 107.9 100.3
Inflazione Media annua -0.2% —— —— 107.5 107.3

Questa inversione di tendenza è dovuta principalmente al marcato ridimensionamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici sia non regolamentati (-2,7%, da -7,0% di agosto) sia regolamentati (-4,1%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” sale a +0,5% (da +0,4% di agosto); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,5% registrando, rispetto al mese precedente (+0,6%), un rallentamento di lieve entità.

L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1% (era nulla il mese precedente).

Rispetto a settembre 2015, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,2% (era -0,5% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende a +0,4% (da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto ad agosto 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di quattro decimi di punto percentuale.

La diminuzione su base mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è principalmente ascrivibile ai cali congiunturali, in larga parte dovuti a fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-3,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,9%).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% su base mensile e registrano una variazione nulla su base annua (da +0,6% di agosto).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali (era +0,1% ad agosto).

Secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) aumenta dell’1,9% su base mensile e dello 0,1% su base annua, con un’inversione di tendenza dal -0,1% di agosto.