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L’indice CPI cresce dello 0,5%
L’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI-U) negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,5% su base destagionalizzata a gennaio 2025, in accelerazione rispetto allo 0,4% di dicembre. Su base annua, l’inflazione si attesta al 3,0%, in lieve rialzo rispetto al 2,9% registrato nei dodici mesi precedenti. Questo di gennaio 2025 è il quarto aumento consecutivo da settembre 2024
I principali fattori dell’aumento dei prezzi
L’aumento dei prezzi a gennaio è stato trainato principalmente dal settore abitativo e dall’energia, due componenti chiave dell’indice che hanno inciso fortemente sulla spesa dei consumatori.
- Settore abitativo (+0,4%): il costo degli affitti e delle abitazioni continua a rappresentare una delle voci più rilevanti dell’inflazione, contribuendo per circa il 30% all’incremento complessivo dell’indice.
- Energia (+1,1%): il rialzo dei prezzi dell’energia è stato guidato da un aumento del 1,8% del costo della benzina.
- Alimentari (+0,4%): il settore alimentare ha mostrato un incremento moderato, con una crescita dello 0,5% per il cibo acquistato per il consumo domestico e dello 0,2% per i pasti fuori casa.
Dinamiche settoriali: cosa è aumentato e cosa è sceso di prezzo?
Oltre ai settori principali, altri comparti hanno registrato variazioni significative.
📈 Settori in crescita:
✅ Assicurazioni auto
✅ Tempo libero e intrattenimento
✅ Veicoli usati
✅ Assistenza sanitaria
✅ Comunicazioni
✅ Tariffe aeree
📉 Settori in calo:
❌ Abbigliamento
❌ Cura personale
❌ Mobili e articoli per la casa
Analisi dell’inflazione su base annua
Negli ultimi dodici mesi, il tasso di inflazione complessivo ha raggiunto il 3,0%, segnando un leggero aumento rispetto al 2,9% di dicembre.
Se analizziamo i principali comparti:
- L’inflazione core, ovvero l’indice escluso il cibo e l’energia, è aumentata del 3,3% su base annua.
- Il settore energetico ha registrato un rialzo dell’1,0% nell’ultimo anno.
- Il settore alimentare è cresciuto del 2,5% rispetto a gennaio 2024.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?
L’aumento dell’inflazione di gennaio potrebbe influenzare le decisioni della Federal Reserve, che monitora attentamente l’andamento dei prezzi prima di modificare la politica monetaria. Sebbene il dato annuo resti vicino al target del 2% fissato dalla banca centrale, il rialzo mensile potrebbe spingere la Fed a mantenere un atteggiamento prudente sulle prossime mosse sui tassi di interesse.
L’inflazione negli USA continua a mostrare una tendenza di moderato rialzo, sostenuta dai costi abitativi e dall’energia. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se questa accelerazione si stabilizzerà o se sarà necessaria una risposta più decisa da parte delle autorità monetarie.
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