La Banca d'Italia chiede alle banche più trasparenza nei confronti dei clienti

Dal 1 gennaio, in base al decreto legge anticrisi, gli istituti di credito che offrono prestiti per l'acquisto della prima casa devono offrire la possibilità di firmare contratti a un tasso variabile indicizzato non all'Euribor ma al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale della Banca centrale europea.

E il tasso complessivo applicato a questi contratti "deve essere in linea con quello praticato per le altre forme di indicizzazione offerte".

A Bankitalia è stato quindi affidato il compito di dare disposizioni per "assicurare adeguata pubblicità e trasparenza all'offerta" di questi mutui e così il direttore generale, Fabrizio Saccomanni, ha emesso alcune "disposizioni di vigilanza" indirizzate al sistema creditizio nazionale.

Le banche che offrono mutui, si legge nelle disposizioni, "sono tenute a predisporre la documentazione di trasparenza". Inoltre, "considerata la complessità e la diversificazione delle tipologie di mutuo offerte, alle quali si aggiunge ora obbligatoriamente quella introdotta dal decreto legge, e al fine di pubblicizzare meglio l'esistenza di quest'ultima nell'ambito del ventaglio delle offerte della banca, si ritiene opportuno che sia fornita alla clientela un'informativa riguardante tutte le tipologie di mutuo offerte dalla banca stessa, che agevoli le scelte del cliente verso prodotti potenzialmente più confacenti alle sue esigenze".

Dal 1 marzo, quindi, gli istituti di credito, "in aggiunta alla documentazione specifica relativa a ciascun contratto offerto", dovranno predisporre "un documento contenente informazioni generali sulle diverse tipologie di mutui offerti".

Questo documento dovrà elencare tutti i prodotti di mutuo offerti dalla banca e indicare "in modo chiaro le caratteristiche e i rischi tipici delle operazioni di mutuo, secondo modalità tali da agevolare per la clientela la comprensione delle principali differenze tra i diversi prodotti offerti". Inoltre, dovrà riportare per ciascuno dei prodotti "il tasso d'interesse (in caso di previsione di un tasso variabile, sono indicati lo spread, il parametro di riferimento e l'ammontare del tasso al momento della pubblicità), la durata minima e massima del mutuo, le modalità di ammortamento e la periodicità delle rate".

Il documento, infine - conclude Bankitalia - dovrà essere "inviato, in occasione della prima comunicazione periodica utile (e comunque non oltre il 15 aprile 2009), ai clienti che hanno un mutuo in essere con la banca".

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