Discesa mensile record per l’inflazione: -0,3%
A marzo 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,3% su base mensile e un aumento del 7,7% su base annua, da +9,1% del mese precedente.
Era da Settembre 2020 (-0,7%) che non si registrava una diminuzione mensile così forte. Qui i dati
N | Periodo | Var.% mese |
Var% anno |
---|---|---|---|
1 | Marzo 2023 (STIMA) | -0,3% | 7,7% |
2 | Febbraio 2023 | 0,3% | 9,2% |
3 | Gennaio 2023 | 0,2% | 10,1% |
4 | Dicembre 2022 | 0,3% | 11,6% |
5 | Novembre 2022 | 0,5% | 11,8% |
6 | Ottobre 2022 | 3,4% | 11,9% |
7 | Settembre 2022 | 0,3% | 8,9% |
8 | Settembre 2022 | 0,3% | 8,9% |
9 | Agosto 2022 | 0,8% | 8,4% |
10 | Luglio 2022 | 0,4% | 7,9% |
11 | Giugno 2022 | 1,2% | 8% |
12 | Maggio 2022 | 0,9% | 6,9% |
13 | Aprile 2022 | 0,2% | 6,2% |
L’Istat precisa nel comunicato diramato in data odierna che – il rallentamento del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, alla decelerazione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +40,8% a +18,9%) e alla flessione più marcata di quelli degli Energetici regolamentati (da -16,4% a -20,4%) e, in misura minore, dalla contrazione dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +15,5% a +15,3%), dei Beni non durevoli (da +7,0% a +6,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,4% a +6,3%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,7% a +9,3%), dei Tabacchi (da +1,8% a +2,5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,1% a +6,3%).
Prosegue quindi la fase di rapido rientro dell’inflazione (scesa a +7,7%), guidata dalla dinamica dei prezzi dei Beni Energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata (entrambe in netto calo su base congiunturale). Continuano, di contro, le tensioni al rialzo dei prezzi nel comparto dei Beni alimentari non lavorati, dei Tabacchi e dei Servizi, che portano a una nuova accelerazione dell’inflazione di fondo (salita a +6,4%), la cui dinamica tuttavia sembra perdere lo slancio che aveva contraddistinto i mesi precedenti. Infine, i prezzi del “carrello della spesa” rimangono stabili su base tendenziale a +12,7%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) segna un +0,8% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il NIC non tiene conto, e del 8,2% su base annua (in netto rallentamento da +9,8% di gennaio).
Da sottolineare che anche la stima dell’inflazione in Area Euro che ha registrato un netto calo nel mese di marzo 2023 rispetto al dato precedente: +6,9% rispetto al dato di Febbraio scorso del 8,5%
La serie storica dell’inflazione in Italia
Il sito dell’ISTAT per approfondire sull’ultimo dato di marzo 2023