A settembre 2021 l’inflazione in Italia registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento del 2,6% su base annua da +2,0% di Agosto scorso (vedi tabella di seguito).
Per trovare un valore simile a quello di settembre 2021 bisogna tornare indietro a ottobre 2012 (inflazione uguale 2,6% annua). Quindi il valore di questo mese è il più alto registrato da novembre 2012. Nel grafico è evidente.
Tabella dati inflazione Gennaio 2021 – Agosto 2021
Periodi | Inflazione annua | Inflazione mensile |
Gennaio-2020 Gennaio-2021 | 0,4% | 0,7% |
Febbraio-2020 Febbraio-2021 | 0,6% | 0,1% |
Marzo-2020 Marzo-2021 | 0,8% | 0,3% |
Aprile-2020 Aprile-2021 | 1,1% | 0,4% |
Maggio-2020 Maggio-2021 | 1,3% | 0,0% |
Giugno-2020 Giugno-2021 | 1,3% | 0,1% |
Luglio-2020 Luglio-2021 | 1,9% | 0,5% |
Agosto-2020 Agosto-2021 | 2,0% | 0,4% |
L’ISTAT nel comunicato del 30 settembre, precisa che:
l’inflazione anche nel mese di settembre continua a essere sostenuta in larga parte dalla crescita dei prezzi dei Beni energetici (da +19,8% di agosto a +20,2%) sia di quelli della componente regolamentata (da +34,4% a +34,3%) sia dei prezzi di quella non regolamentata (da +12,8% a +13,3%). Questi ultimi contribuiscono all’accelerazione rispetto ad agosto, che si deve in misura ancora più ampia ai prezzi dei Beni alimentari (da +0,7% a +1,2%), a quelli dei Beni durevoli (da +0,5% a +1,0%) e a quelli dei Servizi relativi ai trasporti (che invertono la tendenza da -0,4% a +2,0%). Un contributo all’accelerazione dell’inflazione viene anche dai prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,5% a +1,8%).
Salgono ancora i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona che passano da +0,6% a +1,2% e anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto che salgono da +2,4% a +2,8%.
Le stime dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dell’1,4% su base mensile e del 3,0% su base annua (da +2,5% di agosto). La diversa dinamica congiunturale dell’IPCA rispetto al NIC si deve alla fine dei saldi estivi, di cui il NIC non tiene conto.