La stima dell’Istat sull’inflazione di Febbraio 2019, segna un +0,2 su base mensile e +1,1% su base annua

Inflazione in aumento

A febbraio 2019 l’inflazione in Italia (stima) registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (da +0,9% registrato nel mese precedente).
Come si vede dalla tabella sotto si registra sia un aumento sia  base mensile che annua: 0,1 a gennaio  su base mensile e +0,9 su base annua.

Grafico inflazione Italia da Gennaio 2018 a Gennaio 2019
Grafico inflazione Italia da Gennaio 2018 a Gennaio 2019

Tabella inflazione annua da Gennaio 2018 a Gennaio 2019

N Periodo Inflazione
annua
Inflazione
mensile
Inflazione Media
Valore parziale
1 Gennaio-2017 Gennaio-2018 0.9% 0.3% 0.8%
2 Febbraio-2017 Febbraio-2018 0.5% 0.0% 0.6%
3 Marzo-2017 Marzo-2018 0.8% 0.3% 0.5%
4 Aprile-2017 Aprile-2018 0.5% 0.1% 0.7%
5 Maggio-2017 Maggio-2018 1.0% 0.3% 0.6%
6 Giugno-2017 Giugno-2018 1.3% 0.2% 0.8%
7 Luglio-2017 Luglio-2018 1.5% 0.3% 0.9%
8 Agosto-2017 Agosto-2018 1.6% 0.4% 1.1%
9 Settembre-2017 Settembre-2018 1.4% -0.5% 1.0%
10 Ottobre-2017 Ottobre-2018 1.6% 0.0% 1.0%
11 Novembre-2017 Novembre-2018 1.6% -0.2% 1.1%
12 Dicembre-2017 Dicembre-2018 1.1% -0.1% 1.2%
13 Gennaio-2018 Gennaio-2019 0.9% 0.1% 1.2%
Variazione Media 1.2% —— ——

Da dove arriva l’ aumento?

L’ISTAT precisa che la lieve accelerazione dell’inflazione a febbraio è imputabile prevalentemente ai prezzi dei Beni alimentari sia lavorati (da una variazione tendenziale nulla a +1,2%) sia non lavorati (da +1,7% a +3,7%) e in misura minore ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +0,3% a +0,8%) e dei Tabacchi (da +2,9% a +4,5%); questa dinamica è stata in parte attenuata dal rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +0,9%) e dall’ampliarsi della flessione di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (da -2,0% a -4,9%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane contenuta e stabile a +0,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +0,6% a +0,8%.

Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale (+0,2%) è dovuto principalmente all’aumento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,3%), dei Tabacchi (+1,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (+0,6%), solo in parte bilanciato dal calo dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (-2,8%).

L’inflazione torna ad accelerare in modo marcato per i beni (da +0,7% a +1,5%), mentre rallenta per i servizi (da +1,1% a +0,7%); pertanto rispetto al mese di gennaio il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna negativo e pari a -0,8 punti percentuali (era +0,4 nel mese precedente).

L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,3% per l’indice generale e -0,2% per la componente di fondo.

I prezzi dei prodotti di largo consumo accelerano la loro crescita: i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano da +0,6% a +2,1% e i prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +0,8% a +1,7% (entrambi si portano al di sopra dell’inflazione generale).

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile (a causa principalmente delle ulteriori riduzioni di prezzo registrate per i saldi invernali di abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto) e aumenta dell’1,2% su base annua, in accelerazione da +0,9% del mese precedente.

Guarda  il grafico della serie storica dell’inflazione in Italia dal 1954 ad oggi