La stima ISTAT per l’inflazione:Il dato di novembre 2019

La stima ISTAT per l’inflazione di novembre 2019  ci dice che è previsto un aumento annuo dell’inflazione pari a 0,4 per cento mentre quella mensile resta ferma allo zero per cento.

 


L’ISTAT precisa che la lieve accelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente ai prezzi dei Beni alimentari lavorati (che passano da +0,3% a +1,1%), a quelli dei Beni non durevoli (da +0,3% a +0,8%) e alla riduzione della flessione dei prezzi dei Beni durevoli (da -0,9% a -0,1%); tali andamenti sono stati solo in parte compensati dal rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,8% a +1,3%).

 

La variazione nulla su base congiunturale è dovuta alla compensazione di dinamiche opposte: da un lato l’aumento dei prezzi dei Beni alimentari, sia nella componente lavorata (+1,0%) che non (+1,1%), e dei Beni non durevoli (+0,6%); dall’altro le diminuzioni, dovute per lo più a fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-1,3%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,0%).

Si riduce la flessione dei prezzi dei beni (da -0,5% a -0,2%), mentre rimane stabile la crescita dei prezzi dei servizi (a +1,1%); il differenziale inflazionistico rimane positivo e pari a +1,3 punti percentuali (era +1,6 a ottobre).

L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,6% per l’indice generale e +0,5% per la componente di fondo.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dell’1,1% su base annua e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dello 0,7% (rispettivamente da +0,5% e da +0,4% del mese precedente), registrando in entrambi i casi una crescita più sostenuta di quella riferita all’intero paniere.

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dello 0,4% su base annua (da +0,2% di ottobre).