Il cuneo fiscale in dettaglio
Il cuneo fiscale è la differenza tra il costo totale sostenuto dal datore di lavoro e il netto ricevuto dal lavoratore in busta paga.
In sostanza, è la somma delle imposte dirette, indirette e previdenziali a carico sia del datore di lavoro che del lavoratore.
Quando si dice che lo stato italiano sta lavorando sul cuneo fiscale, cosa significa?
Significa che sta cercando di ridurre la differenza tra il costo totale sostenuto dal datore di lavoro e il netto ricevuto dal lavoratore in busta paga. In Italia, il peso del cuneo fiscale è del 46,5%, uno dei dati più alti tra i Paesi dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) secondo il Taxing Wages. Quindi, per ogni 100 euro pagati dall’azienda per il dipendente 46,50 euro sono impiegati per tasse e contributi.
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE?
- Aumentare il netto ricevuto dal lavoratore in busta paga
- Ridurre il costo del lavoro per il datore di lavoro
In pratica il cuneo fiscale
Supponiamo che il costo totale sostenuto dal datore di lavoro per un lavoratore sia di 3000€ al mese. Questo include lo stipendio lordo del lavoratore, i contributi previdenziali e le tasse. Supponiamo che il lavoratore riceva in busta paga 2000€ netti al mese. In questo caso, il cuneo fiscale sarebbe di 1000€ al mese (3000€ – 2000€).
Questo ovviamente è solo un esempio per illustrare come si calcola il cuneo fiscale. Le cifre reali possono variare a seconda delle circostanze specifiche.