Milano 22 gennaio 2009
La Banca centrale europea abbasserà i tassi di interesse, attualmente al 2%, all'1% "entro la metà dell'anno".
E' quanto ha previsto Marco Annunziata, chief economist di Unicredit, che oggi ha presentato le previsioni per il 2009 mettendo in evidenza come "la contrazione dell'economia sarà più grave in Europa che negli Stati Uniti.
Questo - ha continuato - è in parte dovuto alla lentezza con cui ha reagito la Banca centrale europea, che ha commesso errori di politica monetaria difficili da scusare, prima innalzando i tassi e poi abbassandoli in ritardo".
L'Europa sconta poi la mancata integrazione, ora più evidente "perché non si riesce a varare un piano fiscale comune. La mancanza di una politica fiscale europea - ha sottolineato - sta ponendo limiti molto forti ad un'azione coordinata. Visto che non esiste un deficit fiscale comune, c'è preoccupazione per i deficit fiscali dei singoli Paesi, che si riflette in maniera negativa con un allargamento dello spread" sui titoli pubblici di alcune nazioni. O, nei casi-limite di Paesi più piccoli come Grecia, Portogallo, con l'abbassamento di rating sul debito da parte delle agenzie.
L'eventualità che si arrivi a dover salvare nazioni più piccole viene considerata remota e, nel caso, complicata. "Il salvataggio all'interno dell'eurozona - ha detto Marco Annunziata - è tecnicamente possibile ma politicamente esplosivo. Ad un Paese come la Germania andrebbe chiesto di pagare per chi si è comportato in maniera irresponsabile".
Periodo | Var% |
Novembre-2016 Novembre-2017 | 0,9 |
Dicembre-2016 Dicembre-2017 | 0,9 |
Gennaio-2017 Gennaio-2018 | 0,9 |
Febbraio-2017 Febbraio-2018 | 0,5 |
Marzo-2017 Marzo-2018 | 0,8 |
Periodo | Var% |
Gennaio-2017 Gennaio-2018 | 0,9 |
Febbraio-2017 Febbraio-2018 | 0,5 |
Marzo-2017 Marzo-2018 | 0,7 |
Aprile-2017 Aprile-2018 | 0,4 |
Maggio-2017 Maggio-2018 | 0,9 |
Giugno-2017 Giugno-2018 | 1,2 |